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MORBIO INFERIORE

Trovato serpente incastrato nelle tapparelle di un appartamento

A liberarlo ci ha pensato, con un paziente e delicato intervento, Armando Besomi, presidente della Protezioni Animali di Bellinzona.
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Trovato serpente incastrato nelle tapparelle di un appartamento
A liberarlo ci ha pensato, con un paziente e delicato intervento, Armando Besomi, presidente della Protezioni Animali di Bellinzona.
MORBIO INFERIORE - Suona il telefono alla Protezione Animali di Bellinzona: dall'altra parte del filo vi è una signora molto spaventata e impressionata, che abita nel nucleo di Morbio Inferiore, al primo piano di una palazzina. Sul pos...

MORBIO INFERIORE - Suona il telefono alla Protezione Animali di Bellinzona: dall'altra parte del filo vi è una signora molto spaventata e impressionata, che abita nel nucleo di Morbio Inferiore, al primo piano di una palazzina. Sul posto si è immediatamente recato Armando Besomi, Presidente della Spab.

La situazione che gli si è presentata di fronte era molto particolare: un giovane colubro della lunghezza di circa ottanta centimetri si era arrampicato sulle tapparelle elettriche della terrazza. E così, al momento in cui la signora le aveva sollevate, il serpente si era annodato e incastrato fra le lamelle bloccandolo e tenendolo prigioniero.

Impossibilitato a usare l’attrezzo di cattura, Besomi ha afferrato con le mani il collo dell’animale e lentamente ha iniziato a scioglierlo come fosse un laccio delle scarpe. Dall’interno, la signora lo aiutava facendo scendere la tapparella, lamella dopo lamella. Alla fine anche la coda, che era rimasta incastrata nella guida metallica, è stata liberata e il serpente ha trovato così finalmente riposo in uno speciale contenitore.

Fortunatamente 'Nodino' (così è stato poi battezzato il colubro) non ha riportato ferite gravi, ma solo alcune escoriazioni. E così è potuto essere liberato poco dopo sulle rive di un ruscello del Bellinzonese. Ora può iniziare a cercarsi un riparo dove ritirarsi per il letargo invernale, dopo aver mangiato insetti e qualche topolino. Si tratta infatti di un animale perfettamente innocuo, non velenoso e utile all’ecosistema. In dialetto è chiamato 'scurson'.


Nella foto allegata 'Nodino'

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