Cerca e trova immobili
CEVIO

Matasci, presidente FAT: "Una fatalità. Il Monte Bianco rappresenta sempre un rischio per tutti"

Matasci, presidente FAT: "Una fatalità. Il Monte Bianco rappresenta sempre un rischio per tutti"
CEVIO - Giorgio Matasci presidente della Comitato direttivo della FAT ticinese racconta che il gruppo di 4 ticinesi è partito ieri mattina. Insieme a Nicola Balestra, 39enne di Minusio, guida esperta ancora dispersa, sono partiti  un ...
CEVIO - Giorgio Matasci presidente della Comitato direttivo della FAT ticinese racconta che il gruppo di 4 ticinesi è partito ieri mattina. Insieme a Nicola Balestra, 39enne di Minusio, guida esperta ancora dispersa, sono partiti  un gruppetto di tre amici sulla quarantina, tutti conoscenti della guida. La donna rimasta illesa è già rientrata a casa, mentre gli altri due ticinesi dispersi sono ancora prigionieri del Monte Bianco che, secondo Matasci la sua scalata rappresenta sempre un rischio. "Non sono i primi purtroppo e non saranno gli ultimi. Il Monte Bianco è il Monte Bianco e anche se non vi erano pericoli, questo Monte rappresenta pur sempre un rischio per tutti, anche per i più esperti". Matasci infine parla di "fatalità": "Oltre alla guida, anche gli altri componenti del gruppo erano conoscitori della montagna e le condizioni meteorologiche non lasciavano presagire pericoli. Sono stati sfortunati. Si è staccato il lastrone e loro sono capitati nel posto sbagliato nel momento sbagliato". 
🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE