Morte Regazzoni: dall'autopsia la verità sull'incidente

PARMA - Sarà forse l'autopsia a chiarire le cause della morte di Clay Regazzoni: già da ieri, infatti, si era fatta strada l'ipotesi che l'ex pilota della Ferrari fosse stato colto da malore, mentre sulla sua Chrysler Voyager stava percorrendo l'autostrada del Sole. Ancora però l'autopsia non è stata ufficialmente fissata: ma l'esame potrebbe dire effettivamente quali sono le reali ragioni della tragica morte del ticinese.
Una lunga corsa quella di Clay Regazzoni, ieri in viaggio verso Parma dove avrebbe dovuto partecipare a una serata di festa. Prima lo spettacolo della 'Pietra del paragone' al Teatro Regio, poi una cena conviviale e una premiazione. Era infatti questo il programma del Club Italia, l'associazione che riunisce sessanta appassionati di auto d'epoca, con al suo interno nomi del calibro di Paolo Marzotto, Paolo Cantarella, l'ex ad della Fiat, e Mauro Forghieri, direttore tecnico del reparto corse Ferrari negli anni Settanta.
La manifestazione è stata ovviamente annullata: ieri sera, una cinquantina degli ottanta partecipanti alla serata ha raggiunto in silenzio la chiesa di San Giovanni, nel centro di Parma, per una messa di suffragio. Il gruppo si è poi riunito nel ridotto del Regio per ricordare l'amico.




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