Stinca: dopo aver aggirato la meteo e le multe dei posteggi ora anche il fisco?
Interrogazione del deputato al GC (PLR) Riccardo Calastri sul nuovo caso Fiscogate
SEMENTINA – Dopo le prime rivelazioni dei media ticinesi sull’apertura di una nuova un’indagine nell’ambito Fiscogate con il coinvolgimento dell’ex-direttore di Ticino Turismo Giuseppe Stinca, giunge un'interrogazione anche dal deputato al CG (PLR) Riccardo Calastri.
Come tutti ricordano – cita l’interrogazione - la nomina del signor Stinca a direttore dell'Ente ticinese per il turismo (in seguito da lui ribattezzato con il nome più manageriale di "Ticino Turismo") avvenuta nel 2000 aveva sollevato un polverone e la bufera l’aveva accompagnato durante tutto il periodo delle proprie prestazioni. Ad oltre un anno della fine del suo mandato pare che le polemiche non siano ancora terminate.
Personalmente – sostiene nell’interrogazione il deputato Calastri - attendo ancora risposta alle perplessità legate all’importo del mandato sollevate con un’interrogazione del 29 marzo 2001 (79.01) e riproposta con altra interrogazione il 28 ottobre 2003 (140.03): “chiediamo di sapere quanti e che genere di mandati con compensi superiori a 2'000.- franchi/giorno/uomo e della durata di almeno un mese sono stati attribuiti dallo Stato.”
Riccardo Calastri chiede, considerato il fatto che il mandato di consulenza e direzione di Ticino turismo a Stinca era pubblico e pagato profumatamente, in larga misura con soldi pubblici dei contribuenti, se ciò che è stato intascato dall’ex-direttore di Ticino Turismo è stato almeno correttamente dichiarato al fisco.
Il deputato del PLR chiede quindi al Consiglio di Stato se non reputa necessario, o almeno opportuno, allargare il mandato della commissione preposta all’inchiesta amministrativa anche alla verifica della partita fiscale del signor Giuseppe Stinca.




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