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BELLINZONA

Chiude il Porta Ticinese, un locale storico da 24 anni in centro città

Aperto nel 1980, chiuderà. La conferma dal gerente Giuseppe "Pino" Trunfio
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Chiude il Porta Ticinese, un locale storico da 24 anni in centro città
Aperto nel 1980, chiuderà. La conferma dal gerente Giuseppe "Pino" Trunfio
di Joe Pieracci BELLINZONA - "Ormai ho deciso: chiudo!". Con queste parole Giuseppe Trunfio - per tutti, semplicemente, Pino - decreta la chiusura di un bar storico del centro di Bellinzona: il Porta Ticinese di via Codeborgo 12. "Ci...

BELLINZONA - "Ormai ho deciso: chiudo!". Con queste parole Giuseppe Trunfio - per tutti, semplicemente, Pino - decreta la chiusura di un bar storico del centro di Bellinzona: il Porta Ticinese di via Codeborgo 12.

"Ci sono dei disguidi e dei diverbi con la proprietaria di casa", spiega Pino senza voler entrare nei dettagli.
"A lato del Porta, inoltre - continua Pino - s'è liberato il locale di una lavanderia, e dunque abbiamo deciso di spostarci di qualche metro. La chiusura avverrà nel dicembre 2005. Certo però che senza questi screzi non avrei cambiato. Dispiace molto. Sono 24 anni che il Porta Ticinese va avanti. Qui sono cresciute quattro o cinque generazioni di bellinzonesi".

Come si spiegano 24 anni di Porta Ticinese? "Sono stato il primo in Svizzera - spiega Pino - ad installare la tv della videomusic ed il primo in Ticino ad avere 100 birre estere. Poi ci sono i famosi panini caldi. Sono stato il primo, con un mio cliente molto particolare, a cominciare quasi per scherzo a fare i panini caldi. Da allora sono molto migliorati. Il Porta Ticinese con gli anni è diventato un punto di ritrovo del centro di Bellinzona per persone di tutte le età. O perlomeno è stato così fino al '91. Dopo c'è stato un ricambio generazionale e ho avuto una clientela più giovane. Ma negli ultimi anni, diciamo dal '97 ad oggi, ho visto tornare gente di tutte le età. Quelli delle vecchie generazioni, tornati a Bellinzona dall'estero o dalla Svizzera interna dopo anni di studi e di lavoro, ed anche i loro figli. Durante questi 24 anni Bellinzona si è riempita di bar, ma il Porta Ticinese è rimasto sempre uguale: innovativo, ma senza dimenticare la tradizione".

Botta e risposta

Da dove viene il nome Porta Ticinese?
"E' il vecchio nome di Via Codeborgo. Qui c'era una porta d'entrata in città, una dogana".

I personaggi famosi che sono passati dal Porta?
"Il mitico Bellinzona Calcio in Serie A qui era di casa. Ma sono passati di qua anche una buona parte dei politici ticinesi. Non voglio fare nomi. Io, per etica professionale, non chiedo mai ad una persona cosa fa nella vita. Comunque, bé, tra i famosissimi del mondo dello spettacolo ricordo Alberto Sordi, Giuliano Gemma, Drupi, Gene Gnocchi, Gerry Calà ed una volta anche una Miss Italia che non ricordo come si chiamasse".

Com'è cambiata Bellinzona, vista dal tuo osservatorio?
"E' cresciuta come una grossa città, ma non lo è. Ed il centro storico è stato ghettizzato. Ci hanno chiusi dentro".

La bibita che hai venduto di più in questi anni?
"Tra quelle che faccio io il fragolino: fragole e gin".

...e tra le classiche?
"Il caffé, la birra spinata, la Smirnoff, e fino agli anni '90 le birre estere come la Guiness, che ora però non vanno più. A Carnevale, invece, anni addietro vendevo tanti Bon Pere. Anche la sangria ha avuto il suo periodo, ma è durato solo 2-3 anni".

La canzone più ascoltata al videomusic?
"Should i stay or should i go dei Clash, Nikita di Elton John e tutte quelle di Freddy Mercury e dei Queen".

...ed in italiano?
"Vaffanculo di Marco Masini".

Il Carnevale più bello?
"Quando ho fatto l'Inferno. Nel 1988".

Hai vinto anche tanti premi...
"In 23 edizioni del Rabadan (il 24esimo Carnevale del Porta Ticinese sarà quello di quest'inverno, ndr.) ho vinto tutti gli anni il primo, il secondo o il terzo premio come il bar con le migliori decorazioni".

Il videogioco più giocato?
"Il Tetris, l'ho tenuto 10 anni. Oggi al bar si gioca meno".

Il complimento più bello che hai ricevuto?
"Quando mi chiamano Einstein, certo la capigliatura..."

Risenti della concorrenza, decisamente aumentata di numero?
"E' un'arma a doppio taglio. Tanti locali ravvicinati attirano la gente. Ma di gente, da quando il centro è chiuso, ce n'è meno. Le banche hanno licenziato, e diverse grosse manifestazioni hanno lasciato il centro di Bellinzona, perché sono fallite o perché si sono spostate al Palabasket o all'Espocentro".

Quale dunque il futuro per i bar del centro?
"Il 20% dei bar chiuderà. O si accontenterà di sopravvivere".

Ed il nuovo Porta Ticinese?
"Si chiamerà Porta Ticinese Pit Stop, che vuol dire rifornimento. Sarà un bar-ristorante completo. A tutti gli orari. Lo spirito resta lo stesso".

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