Malassere giovanile, il vescovo Pier Giacomo Grampa: "Troppo vuoto in noi, e genitori disattenti"

"A costituire problema è il vuoto che cè dentro e attorno a noi. Un vuoto mentale (contano le cose e non le idee); un vuoto affettivo ( le famiglie sono in crisi, le unioni falliscono e i ragazzi restano soli, a preoccuparsi di possedere o di distruggere); un vuoto pratico ( mancano atteggiamenti riflessivi, di silenzio interiore, di dialogo, di confronto, di verifica)" a parlare è monsignor Pier Giacomo Grampa, vescovo della Diocesi di Lugano, intervistato dal Corriere del Ticino sul fenomeno del malassere giovanile che negli ultimi tempi ha toccato proprio il Locarnese.
Monsignor Pier Giacomo Grampa punta il dito anche contro i genitori: "Troppi genitori sono assenti, disattenti, eccessivamente permissivi. Non osano chiedere ai figli quei sacrifici che neppure loro sanno fare. Ma cè dellaltro. Cè un clima sociale dove, a contare, è solo il benessere materiale, lavere e non le idee o i valori. È chiaro che chi fa delle cose lo scopo primario della vita, confonde i mezzi con il fine e soffoca altre istanze: riguardo, rispetto, sacrificio, onestà. Ciò che è grave, e nuovo, è il fatto che questo clima diventa fenomeno di massa”, dove il branco prende il sopravvento sul singolo".




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