Verso un 75% di tasse sul tabacco?

Il Consiglio nazionale ha approvato un postulato di Nik Gugger che chiede un aumento sia a breve che a lungo termine
BERNA - Il Consiglio federale dovrà valutare un aumento dell'imposta sul tabacco e sui prodotti a base di nicotina, sia nel breve periodo (+10%) sia a lungo termine, fino ad almeno il 75%, in linea con le raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Lo ha chiesto il Consiglio nazionale approvando, con 98 voti contro 90 e 4 astenuti, un postulato di Nik Gugger (PEV/ZH).
Il rapporto, che l'esecutivo dovrà produrre, dovrà anche illustrare come rivedere le categorie fiscali applicate ai nuovi prodotti e stimare le entrate supplementari per il Fondo AVS, che beneficerebbe di un sostegno finanziario aggiuntivo. Attualmente, la Svizzera detiene l'onere fiscale complessivo sulle sigarette più basso d'Europa, mentre 25 dei 27 Stati membri dell'UE e il Regno Unito superano già gli obiettivi dell'OMS. Secondo lo zurighese, adeguare la tassazione alla media europea potrebbe generare oltre 250 milioni di franchi in entrate supplementari.
L'aumento dell'imposta sul tabacco avrebbe effetti positivi sia sulla salute pubblica sia sulle finanze statali: contribuirebbe a salvare vite riducendo il consumo di sigarette, assicurerebbe fondi aggiuntivi al Fondo AVS e consentirebbe di evitare o ridurre tagli ad altre voci essenziali del preventivo federale, come l'istruzione. In questo modo, la Confederazione potrebbe conciliare la necessità di maggiori entrate con obiettivi di politica sanitaria e sociale.




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