Cure infermieristiche, condizioni di lavoro da migliorare

Serve una strategia per limitare l'abbandono della professione
BERNA - Il Consiglio federale ha proposto una nuova legge per migliorare le condizioni di lavoro nel settore infermieristico, regolando dieci ambiti per ridurre gli abbandoni precoci della professione. Inoltre, una modifica alla legge sulle professioni sanitarie mira a favorire lo sviluppo professionale degli infermieri. Entrambi i disegni di legge sono stati inviati oggi al Parlamento, come parte della seconda fase dell'iniziativa "Per cure infermieristiche forti", dopo l'entrata in vigore della prima fase sulla formazione a metà 2024.
Il fabbisogno di cure infermieristiche aumenterà con l'invecchiamento della popolazione, e nel contempo la carenza di personale qualificato rimane un problema, sottolinea il governo in una nota. Per garantire la qualità delle cure, servono più infermieri formati e migliori condizioni di lavoro per ridurre gli abbandoni.
Entrambe le richieste facevano parte dell'iniziativa sulle cure infermieristiche, approvata dal Popolo con una significativa maggioranza il 28 novembre 2021, ed ora attuata in due tappe.
La prima tappa si concentra sulla formazione. Il 1° luglio 2024 è entrata in vigore la legge federale sulla promozione della formazione in cure infermieristiche. La seconda si concentra su una nuova legge federale per migliorare le condizioni di lavoro, riducendo la settimana lavorativa a 40-42 ore (massimo 45), compensando ore extra e lavoro festivo, e imponendo piani di servizio con almeno quattro settimane di anticipo.
Inoltre, si obbligheranno le parti sociali a negoziare contratti collettivi di lavoro (CCL). La legge sulle professioni sanitarie introdurrà la figura dell'infermiere di pratica avanzata, con un master, per svolgere compiti chiave nell'assistenza sanitaria. I disegni di legge sono ora al vaglio del Parlamento.
Per i sindacati il messaggio del governo non basta - Le associazioni di categoria ei sindacati del personale sanitario prendono posizione in merito al messaggio governativo. «Siamo d'accordo con l'obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro in alcuni ambiti specifici, «come la riduzione dell'orario di lavoro massimo e normale, la compensazione degli straordinari, del lavoro notturno e domenicale e regole più rigide per i turni di lavoro. Per raggiungere questi obiettivi, però, il messaggio risulta problematico. In primo luogo, le nuove disposizioni dovrebbero essere messe in atto (o meno) quasi tutte tramite ordinanza, cioè tramite il Consiglio federale stesso e non dal Parlamento. Inoltre – cosa ancora più grave – non sono previste risorse finanziarie ulteriori. È però chiaro: non si fanno nozze con i fichi secchi. Per il personale curante, un'attuazione «a costo zero» della LCInf sarebbe addirittura molto controproducente. Invece di migliorare le condizioni di lavoro, ci sarebbe un aumento del carico di lavoro e ancora più stress.
La nuova LCInf potrebbe anche portare a un peggioramento della dotazione di personale nelle aziende e nelle organizzazioni che si occupano di assistenza sanitaria e di cura di lunga durata rinunciare, perché il Consiglio federale vuole a qualsiasi tipo di regola proprio in questo ambito. Questo nonostante l'introduzione di requisiti minimi per il personale fosse una delle richieste principali dell'iniziativa sulle cure.
Mentre il Consiglio federale non vuole fare miglioramenti nel ramo delle cure, sta addirittura pensando di peggiorare la situazione per quanto riguarda la «gerarchia delle norme». Con la versione appena approvata della LCInf, infatti, in futuro sarebbe addirittura possibile derogare alle disposizioni migliorative della nuova legge federale mediante contratti collettivi di lavoro. Questo sistema è una presa in giro per il personale delle cure: sarebbe assurdo creare, con una nuova legge, un sistema che permette di annullare subito i miglioramenti che si vogliono ottenere con questa stessa legge.
Ora tocca al Parlamento capire che è ora di cambiare e lavorare in modo responsabile per migliorare la LCInf. In particolare, bisogna preparare il terreno per un finanziamento extra a lungo termine e affidabile per mantenere la qualità dell'assistenza. Altrimenti, tutti i dibattiti sarebbero solo una messa in scena e il mancato rispetto dell'articolo 117b della Costituzione (iniziativa sulle cure) continuerebbe».