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CONSIGLIO FEDERALE

«Dovrà rapidamente farsi le ossa»

Le reazioni della stampa svizzera all'elezione di Martin Pfister.
20 Minuten/Matthias Spicher
Fonte ATS
«Dovrà rapidamente farsi le ossa»
Le reazioni della stampa svizzera all'elezione di Martin Pfister.

BERNA - Dopo l'elezione di oggi in Consiglio federale, Martin Pfister, probabile futuro responsabile del Dipartimento della difesa, sarà messo sotto pressione fin da subito e si troverà ad affrontare grandi sfide: è quanto sottolineano diversi quotidiani nel commentare la notizia della sua entrata nell'esecutivo.

Eleggendo Pfister, il parlamento ha optato per "il rischio maggiore", commenta il Tages-Anzeiger. Lo zughese sarà chiamato a fornire risultati fin dal suo primo giorno in governo, e non si sa con certezza se ne sarà capace, scrive il giornale. Pfister dovrà imporsi di fronte a forze consapevoli del loro potere all'interno del Dipartimento federale della difesa (DDPS) e del Consiglio federale. Pfister deve ora creare rapidamente delle maggioranze per una politica di sicurezza globale, sottolinea il Tagi.

"Il colonnello dovrà diventare pompiere", riassume La Liberté. Dovrà "spegnere il più rapidamente possibile gli incendi che divampano su ogni piano", sottolinea il quotidiano friburghese. "Le sue abilità militari saranno utili. Ma per riportare l'ordine nell'istituzione, avrà bisogno anche di competenze antincendio", aggiunge il quotidiano, continuando con la metafora.

Il nuovo consigliere federale Martin Pfister non è da invidiare, scrive il sito web in lingua tedesca del Blick: "Oggi inizia il lavoro più difficile della Svizzera. In qualità di ministro della difesa e di consigliere federale". "Ciò che attende l'attuale direttore della sanità del cantone di Zugo sarebbe molto impegnativo anche per un consigliere federale esperto", ritiene blick.ch. Visti i numerosi cantieri del Dipartimento della difesa, Pfister dovrà "passare da zero a 250" in poco tempo. Dovrà essere anche più che un ministro della difesa forte per svolgere un ruolo di peso nel Consiglio federale. Il ministro del Centro "dovrà forgiare alleanze e rompere il blocco dei quattro" ministri UDC e PLR.

Anche il ginevrino Le Temps mette in evidenza la strategia e i rapporti di forza. "Uscito dal nulla", lo zughese, che era visto come "un candidato alibi accanto all'ultra-favorito" Markus Ritter, è stato infine eletto da un parlamento che non voleva un "ulteriore maschio alfa" al governo.

L'Assemblea federale ha scelto un uomo più consensuale - o meno impulsivo - del suo rivale, sottolineano le testate del gruppo ESH (Le Nouvelliste, ArcInfo, La Côte e Journal du Jura). Ma data la sua debole rete sotto la Cupola, ha corso il rischio di un lungo periodo di vacillamento, che può rivelarsi pericoloso. "Martin Pfister dovrà affermarsi e trovare il suo metodo molto rapidamente se spera di essere all'altezza della situazione".

Di fronte a un Markus Ritter "caricatura di una Svizzera ancorata alle sue tradizioni", Pfister "non ha dovuto fare molto per apparire più progressista, più urbano o più moderno", sottolineano da parte loro il vodese 24 Heures e la Tribune de Genève. Ha saputo rappresentare un'alternativa credibile. Ora sta a lui dimostrare che questo investimento ne valeva la pena.

Il portale svizzero tedesco watson.ch denuncia da parte sua la mancanza di rappresentatività del nuovo Consiglio federale. Il fatto che solo due donne siederanno in governo rappresenta a suo avviso "un passo indietro" per la Svizzera. Il Consiglio federale manca anche di diversità in termini di età. I membri attuali hanno un'età compresa tra i 57 e i 65 anni e Pfister, con i suoi 61, rientra perfettamente in questo gruppo.

La Neue Zürcher Zeitung (NZZ) sottolinea che il "cartello di potere" ben consolidato dei quattro partiti di governo ha tenuto. Ci "si orienta ostinatamente verso le candidature ufficiali per far passare i propri favoriti la prossima volta", sottolinea il quotidiano zurighese nel criticare il "deplorevole processo di selezione del candidato del Centro". Che un consigliere di Stato sconosciuto a livello nazionale diventi un consigliere federale in un batter d'occhio è "più che inabituale". L'attuale elezione al Consiglio federale "non è entusiasmante, ma estremamente strana", sottolinea la NZZ.

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