Sommaruga e Conte in un confronto sul coronavirus

Durante i colloqui si parlerà anche di trasporti transfrontalieri e questioni climatiche
Durante i colloqui si parlerà anche di trasporti transfrontalieri e questioni climatiche
ROMA - La presidente della Confederazione, Simonetta Sommaruga, è stata ricevuta oggi a Roma dal presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte. Incontrerà anche il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella.
Prima dell'inizio delle discussioni, Conte e Sommaruga hanno ascoltato, nella corte interna di palazzo Chigi, gli inni nazionali, per poi passare in rassegna il picchetto di onore, fermandosi un istante e inchinando il capo davanti al tricolore.
Sommaruga e Conte parleranno delle esperienze dei rispettivi Paesi con la pandemia di coronavirus e dei possibili investimenti per l'ambiente e la protezione del clima.
Con pochi altri Stati la Svizzera intrattiene relazioni così strette come con l'Italia, ricordava qualche giorno fa il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) in un comunicato. Con la crisi del coronavirus questi contatti hanno acquisito ancora più importanza. Sarà pertanto tematizzata anche la gestione della pandemia e i problemi economici e sociali correlati.
Durante i colloqui saranno inoltre approfondite la politica dei trasporti transfrontaliera dopo l'apertura della galleria del Ceneri, le questioni climatiche e ambientali, nonché le modalità per attuare una ripartenza rispettosa dell'ambiente ("Green Recovery").
I due Paesi intrattengono relazioni strette che vantano una solida tradizione. In Svizzera vivono circa 320'000 cittadini italiani, che costituiscono la più grande comunità di stranieri. Inoltre più di 70'000 frontalieri italiani vengono ogni giorno nella Confederazione per lavorare, notoriamente soprattutto in Ticino. La vicina Penisola è il terzo partner commerciale più importante della Svizzera, mentre quest'ultima rappresenta il quarto mercato d'esportazione più grande per l'Italia.






Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!