La Svizzera è accusata di manipolazione dei cambi dagli Stati Uniti

La Banca nazionale svizzera ha ribadito che continuerà ad attenersi al suo approccio di politica monetaria
La Banca nazionale svizzera ha ribadito che continuerà ad attenersi al suo approccio di politica monetaria
WASHINGTON - Gli Stati Uniti stanno tenendo sotto controllo la politica monetaria della Svizzera e gli acquisti di divise da parte della Banca nazionale svizzera (BNS).
Secondo un rapporto odierno del Dipartimento del Tesoro, la Confederazione soddisfa infatti tutti i criteri che indicano una manipolazione valutaria. Stessa valutazione per il Vietnam, si legge nel documento presentato a scadenza semestrale.
In base al rapporto, riferisce il Dipartimento, si avvierà un maggiore impegno bilaterale, che comprenderà «la sollecitazione allo sviluppo di un piano con azioni politiche specifiche per affrontare le cause alla base della sottovalutazione della valuta e degli squilibri esterni». Il segretario al Tesoro Steven Mnuchin ha affermato: «Il Dipartimento ha compiuto oggi un forte passo per salvaguardare la crescita economica e le opportunità per i lavoratori e le imprese americane». Il Tesoro lavorerà per «l'eliminazione delle pratiche che creano vantaggi sleali per i concorrenti stranieri».
Già negli scorsi giorni circolava la voce che la Svizzera potesse essere inserita nell'elenco degli Stati accusato di manipolare i cambi. La BNS non aveva voluto commentare le indiscrezioni e oggi ha ribadito che continuerà ad attenersi al suo approccio di politica monetaria. L'istituto è pronto a intervenire maggiormente sul mercato.





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