Scendono gli averi a vista: è la prima volta da giugno

Da allora erano stati osservati 13 aumenti consecutivi, portando il parametro a un valore record di 704,1 miliardi
Da allora erano stati osservati 13 aumenti consecutivi, portando il parametro a un valore record di 704,1 miliardi
ZURIGO - Tornano a scendere, per la prima volta da inizio giugno, gli averi a vista della Banca nazionale svizzera (BNS), un parametro osservato con attenzione perché indizio di un possibile intervento sul mercato dei cambi per evitare un rafforzamento del franco ritenuto eccessivo.
La settimana scorsa gli attivi in questione si sono attestati a 703,9 miliardi di franchi, 0,2 miliardi in meno rispetto ai sette giorni precedenti, ha indicato oggi l'istituto. L'ultimo calo era stato annunciato l'8 giugno: da allora erano stati osservati 13 aumenti consecutivi, portando il parametro a un valore record di 704,1 miliardi, una montagna di denaro equivalente a quello che è il prodotto interno lordo della Svizzera, di circa 700 miliardi.
I conti in questione vengono sorvegliati con attenzione perché una loro forte crescita costituisce un indizio che fa appunto pensare a interventi della BNS sul mercato per evitare che il franco si apprezzi. Questo poiché quando l'istituto compra divise il corrispettivo in franchi viene accreditato sul conto della banca interessata all'operazione.
A inizio gennaio il corso dell'euro era di quasi 1,09, poi è andato calando fino a circa 1,05 in maggio. Secondo gli esperti di divise la BNS ha proprio difeso questa barriera. Oggi la moneta europea è scambiata a circa 1,08 franchi.





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