Cerca e trova immobili
VAUD

Nuova giornata di sciopero del settore pubblico contro i tagli

È la settima giornata di protesta dei dipendenti dei servizi pubblici e parapubblici da ottobre.
20min/Gabriel Nista
Fonte ATS
Nuova giornata di sciopero del settore pubblico contro i tagli
È la settima giornata di protesta dei dipendenti dei servizi pubblici e parapubblici da ottobre.

LOSANNA - Nuova giornata di mobilitazione del settore pubblico del canton Vaud contro i 305 milioni di franchi di tagli del preventivo 2026.

È la settima giornata di protesta dei dipendenti dei servizi pubblici e parapubblici da ottobre.

All'insegna dello slogan "Contro l'austerità, non molliamo!", i sindacati hanno invitato tutti i funzionari a uno "sciopero totale" per protestare contro i tagli nel bilancio. Numerosi luoghi di lavoro hanno votato risoluzioni di sciopero, in particolare nelle scuole e nelle università, come pure nel settore sanitario e sociale.

Questa settimana si sono già tenute due manifestazione davanti alla sede Gran Consiglio, dove i deputati stanno discutendo il preventivo 2026. Per le 18:30 è prevista un'assemblea generale unitaria dei sindacati del personale per decidere come continuare la mobilitazione.

"Avviare il dialogo"- In una nota congiunta, il Sindacato dei servizi pubblici (SSP/VPOD), la Fédération des Sociétés de fonctionnaires vaudois (FSF) e la federazione sindacale Solidaires, Unitaires, Démocratiques (SUD) continuano a criticare aspramente il governo e la sua "volontà di non negoziare". Rimproverano inoltre al Consiglio di Stato di "cercare di attribuire tutta la responsabilità delle sue scelte politiche al Gran Consiglio".

Le organizzazioni sindacali invitano l'esecutivo cantonale ad "avviare senza indugio un dialogo serio, unico mezzo per placare la situazione e rispondere alle legittime preoccupazioni espresse".

Martedì e ieri, il governo ha ripetuto più volte davanti al legislativo di non aver rifiutato il dialogo, contrariamente a quanto affermato dai sindacati. La presidente del Consiglio di Stato, Christelle Luisier (PLR), ha citato in particolare due sessioni di discussione e ha sottolineato che, a suo avviso, sono stati i sindacati a "rifiutare qualsiasi entrata in materia".

Il progetto di preventivo per il 2026 presentato lo scorso 24 settembre dal governo, prevede un disavanzo di 331 milioni di franchi e misure di risparmio per 305 milioni. Sono in particolare previsti 165 milioni di tagli alle sovvenzioni.

Anche il personale statale è direttamente interessato, in particolare attraverso un "contributo di crisi" dello 0,7% dello stipendio lordo nel 2026 per le classi salariali medio-alte. Una misura, come tutte le altre, contestata dai sindacati.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
COMMENTI
NOTIZIE PIÙ LETTE