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Associazione femminista sospesa dopo la conferenza sulla questione palestinese

La Scuola Politecnica Federale di Losanna ha bandito Polyquity per sei mesi
keystone-sda.ch / STF (YAHYA ARHAB)
Associazione femminista sospesa dopo la conferenza sulla questione palestinese
La Scuola Politecnica Federale di Losanna ha bandito Polyquity per sei mesi
LOSANNA - L'associazione femminista Polyquity, che lavora per combattere la discriminazione nel campus della Scuola Politecnica Federale di Losanna (EPFL), giovedì ha ricevuto una brutta notizia. È stata accusata di aver violato il regolamento degl...

LOSANNA - L'associazione femminista Polyquity, che lavora per combattere la discriminazione nel campus della Scuola Politecnica Federale di Losanna (EPFL), giovedì ha ricevuto una brutta notizia. È stata accusata di aver violato il regolamento degli eventi ed è stata sospesa per sei mesi. Questa azione è stata duramente condannata dai membri del comitato dell'associazione nel corso di una riunione straordinaria di venerdì: «Proviamo un senso di ingiustizia, di rabbia e di incomprensione».

La decisione è stata presa come conseguenza di una conferenza tenutasi martedì. «L'evento non ha rispettato le regole stabilite dall'EPFL, né le diverse opinioni e interpretazioni dei fatti, dando una visione politica univoca della situazione in Israele e nei territori palestinesi, che ha offeso parte della comunità», ha dichiarato la portavoce dell'ateneo Corinne Feuz. Ha aggiunto che gli eventi organizzati all'EPFL non devono essere di natura partitica o religiosa.

Poliquity «sbalordita» dalla decisione - La risposta di Polyquity è stata ben diversa: «La conferenza è andata bene, con un momento di discussione sereno e rispettoso di tutti gli spettatori». I membri del comitato si sono detti «sbalorditi» dalla decisione di sospendere l'associazione. Per loro «l'intenzione della direzione è chiara: vietare qualsiasi evento che parli di Palesti

Attiva da diversi anni all'EPFL, l'associazione deplora anche un doppio standard: «Non viene mai fatto quasi nulla quando denunciamo casi di discriminazione. In questo caso, la decisione è stata presa in un solo giorno, senza alcuna indagine, solo sulla base di testimonianze». Polyquity chiede quindi all'istituzione di revocare la sua decisione e di autorizzare l'associazione a proseguire le sue azioni.

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