I due collaboratori stavano preparando anche un'evasione, ma il piano è stato scoperto prima che venisse messo in atto
BASILEA - Sono passati dall'altro lato delle sbarre. È accaduto a due collaboratori della Securitas impiegati presso la prigione di Waaghof (BS), struttura di Basilea che ospita i detenuti in carcere preventivo.
"Abuso d'ufficio", questa l'accusa mossa nei confronti di una 26enne svizzera e un 27enne tedesco. I due avrebbero fornito ai detenuti telefoni cellulari, droghe e servizi di natura sessuale. Ma anche consigli per "prepararsi alla fuga".
Secondo la Basler Zeitung, la 26enne si offriva sessualmente ai prigionieri mentre il collega di 27 anni faceva la guardia. Insieme, i due avevano messo in piedi un giro di contrabbando di merci proibite e illegali. Un commercio che si è concluso il 5 novembre. Il personale del carcere è stato informato via e-mail dell'arresto dei securini.
La Procura ha confermato un provvedimento in corso nei confronti di «alcune persone vicine al centro di detenzione» senza però aggiungere dettagli alla vicenda.
Anche il portavoce di Securitas, Urs Stadler, ha preferito tacere su quanto accaduto in considerazione dell'inchiesta tutt'ora in corso. Ma ha anche fatto capire che a una eventuale condanna seguirà il licenziamento dei due collaboratori. «Quando vengono assunti, i candidati devono dimostrare di non avere precedenti penali. Se commettono un reato durante il rapporto di lavoro, questi deve necessariamente cessare».
Per evitare un caso di collusione tra accusati e detenuti, gli agenti di sicurezza sono stati trasferiti a Lenzburg (AG).