La Svizzera restituisce oggetti in oro e bronzo al Ghana

Il re di Ashanti ha ufficialmente ricevuto gli oggetti - insegne reali, tamburi e mazze cerimoniali d'oro - domenica al Museo del Palazzo di Manhyia a Kumasi
ACCRA/BERNA - Più di 130 oggetti in oro e in bronzo che si trovavano in Svizzera e in Gran Bretagna sono stati restituiti al Ghana, ha annunciato il re di Ashanti, un popolo di questo Paese dell'Africa dell'est. Gran parte degli artefatti provengono dal museo Barbier-Müller di Ginevra.
Il re Osei Tutu II ha ufficialmente ricevuto gli oggetti - insegne reali, tamburi e mazze cerimoniali d'oro - domenica al Museo del Palazzo di Manhyia a Kumasi, capitale tradizionale degli Ashanti, si legge in una nota.
La restituzione in questione comprende 110 artefatti provenienti dalla collezione del museo Barbier-Müller di Ginevra, riunita dal collezionista Josef Müller nel 1904.
Venticinque ulteriori oggetti sono stati donati dalla storica dell'arte britannica Hermione Waterfield, che ha fondato il dipartimento di arte tribale da Christie's nel 1971. Stando al direttore del Museo del Palazzo di Manhyia, Ivor Agyeman-Duah, i doni di Waterfield includono un tamburo di legno che sarebbe stato sequestrato durante l'assedio di Kumasi da parte delle forze coloniali britanniche nel 1900.
Nel 2024, il museo ghanese aveva ricevuto 67 oggetti restituiti o prestati da istituzioni quali il British Museum e il Victoria & Albert Museum di Londra, nonché il Fowler Museum di Los Angeles.
Il re ha inoltre ringraziato AngloGold Ashanti, un'impresa di estrazione mineraria sudafricana, per aver restituito lo scorso anno diverse opere acquistate sul libero mercato.




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