«Dazi sui medicinali, anche la Svizzera sarà colpita»

Interpharma prevede che anche l'industria farmaceutica elvetica pagherà per i dazi del 15% che Trump ha imposto all'UE.
BERNA - Anche l'industria farmaceutica svizzera sarà indirettamente colpita dai dazi del 15% che andranno a gravare sui prodotti Ue negli Stati Uniti: circa la metà dell'export di medicinali di imprese elvetiche negli Usa avviene infatti attraverso l'Unione europea, ha indicato a Keystone-ATS l'associazione di categoria Interpharma. Finora i medicamenti non erano sottoposti a tariffe.
Quanto annunciato permette di scongiurare scenari ancora peggiori, ha osservato un portavoce di Interpharma. Chiaro è però che barriere doganali del 15% valide anche per la Svizzera avrebbero un forte impatto negativo, indebolendo a lungo termine sia la ricerca che la produzione. Per rimanere competitivi, la Confederazione e l'Ue devono quindi migliorare ulteriormente le loro condizioni quadro, ha argomentato l'addetto stampa.
Interpharma sottolinea inoltre come l'industria farmaceutica svizzera investa molto negli Stati Uniti, contribuendo alla ricerca, alla produzione e all'occupazione. Secondo l'organizzazione le misure protezionistiche compromettono la stretta collaborazione esistente.




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