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SVIZZERA

Tutti i maggiorenni devono avere gli stessi diritti politici

Le persone "interdette per infermità o debolezza mentali" sono al momento escluse
Depositphotos (NewAfrica)
Fonte Ats
Tutti i maggiorenni devono avere gli stessi diritti politici
Le persone "interdette per infermità o debolezza mentali" sono al momento escluse
BERNA - Tutti i cittadini svizzeri maggiorenni, anche i disabili psichici e chi è sottoposto a curatela generale, devono avere gli stessi diritti e doveri politici. È quel che ritiene il Consiglio nazionale che ha approvato oggi - con 109 voti, 68 ...

BERNA - Tutti i cittadini svizzeri maggiorenni, anche i disabili psichici e chi è sottoposto a curatela generale, devono avere gli stessi diritti e doveri politici. È quel che ritiene il Consiglio nazionale che ha approvato oggi - con 109 voti, 68 contrari e 16 astensioni - una mozione della sua Commissione delle istituzioni politiche che vuole modificare il tal senso la Costituzione.

Attualmente, secondo la Magna Carta, le persone "interdette per infermità o debolezza mentali" non possono beneficiarie dei diritti politici. La Legge federale sui diritti politici precisa poi che è escluso dal diritto di voto chi, a causa di durevole incapacità di discernimento, è sottoposto a curatela generale o è rappresentato da una persona che ha designato con mandato precauzionale. In Svizzera la misura tocca circa 16'000 persone, precisa la commissione nel testo della mozione.

L'articolo costituzionale si basa sull'idea che le persone con disabilità che necessitano della protezione di una curatela generale o di un rappresentante per affrontare la vita quotidiana (ad esempio per questioni finanziarie) non siano in grado di formarsi un'opinione politica. La realtà è diversa, sostiene la commissione: anche in questo gruppo di persone ci sono coloro che vogliono essere attivi politicamente. Per la maggioranza del Nazionale, oggi non è quindi più ammissibile privare automaticamente una persona dei diritti politici se è sottoposta a curatela generale.

L'atto parlamentare va agli Stati.

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