1.500 franchi per un test contro la malaria

L'indignazione di uno zurighese di ritorno dalla Tanzania. Nel paese africano avrebbe speso solo 20 franchi.
ZURIGO - Il 34enne TS., alla fine di marzo, torna dalla Tanzania e dopo due giorni avverte i primi sintomi della malaria. Decide quindi di farsi testare. Come riferisce il Blick, l'uomo contatta il fornitore di telemedicina della sua cassa malati. Gli viene consigliato di fare il test il giorno stesso, ma il suo medico di famiglia, peraltro specializzato proprio in malattie tropicali, non avendo tempo lo indirizza al pronto soccorso dell'Ospedale universitario di Zurigo (USZ). Qui il 34enne si sottoporrà al test tre volte per escludere la malaria.
Il conto, salato, fa sgranare gli oggi allo zurighese. L'USZ gli chiede infatti 1'300 franchi più altri 200 per le analisi di laboratorio. Lo stesso test, effettuato in Africa, gli sarebbe costato 20 franchi. Insomma, 75 volte in meno.
«Inizialmente credevo fosse un errore», ammette l'uomo che non nasconde di sentirsi derubato. Chiesti i dovuti chiarimenti, l'ospedale ha però risposto che, essenzialmente, la fattura è corretta. Le prestazioni ambulatoriali sono regolamentate dalla Tarmed e «a seconda della storia medica del paziente, vengono forniti e fatturati diversi servizi necessari».
Anche lo Swiss Tropical and Health Institute di Basilea conferma che il numero di test necessari può variare. Ciò dipende da diversi fattori e dalle procedure di test utilizzate. Lo stesso vale per i prezzi. Tuttavia, aggiunge, non è plausibile che tre esami costino 1'500 franchi, poiché nessun test di laboratorio da solo raggiunge questa cifra.




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