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LAGO DI COSTANZA«Quel piroscafo giacerà per sempre sul fondo del lago»

27.05.24 - 11:50
Dopo il secondo (fallito) tentativo di recupero si è deciso di lasciare dove si trova il "DS Säntis": «Costi e rischi sono troppo elevati».
Schiffsbergeverein
Fonte ats
«Quel piroscafo giacerà per sempre sul fondo del lago»
Dopo il secondo (fallito) tentativo di recupero si è deciso di lasciare dove si trova il "DS Säntis": «Costi e rischi sono troppo elevati».

FRAUENFELD - Il recupero del piroscafo "DS Säntis", affondato nel lago di Costanza nel 1933, non sarà più arrischiato dopo che ieri è fallito anche il secondo tentativo di riportarlo in superficie. Lo ha annunciato oggi l'associazione di Romanshorn (TG) che si è occupata dell'operazione. A suo avviso, i costi e i rischi sono troppo elevati.

Nonostante le moderne tecnologie e l'instancabile lavoro, non è stato possibile recuperare il relitto, stando a un comunicato stampa dell'associazione. Dopo intensi sforzi, l'operazione di recupero è stata definitivamente annullata. I costi e i rischi per le persone coinvolte sono aumentati, «mentre le possibilità di successo sono diminuite», viene precisato.

Durante il tentativo di ieri, i freni del verricello non hanno retto quando la piattaforma di salvataggio è stata calata. Quest'ultima ha quindi colpito il "DS Säntis" in modo incontrollato. L'associazione non ha i soldi per utilizzare un metodo di recupero più sicuro.

Rottamazione troppo cara - Il "DS Säntis" fu affondato nel maggio 1933 poiché non più atto alla navigazione. Si trova al centro del Lago di Costanza fra Romanshorn e Langenargen (D). All'epoca una rottamazione era considerata troppo cara.

Le autorità del Canton Turgovia - in seguito a un consulto con quelle di Baden-Württemberg (D), Baviera (D) e Vorarlberg (A) - avevano approvato il progetto di recupero lo scorso febbraio. Inizialmente era previsto di portare il battello a secco entro metà aprile, ma le cattive condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato gli scorsi mesi hanno provocato ritardi nei lavori di preparazione.

La rottura della fune principale che era collegata alle corde legate al ponte anteriore del relitto ha poi costretto a rimandare ulteriormente i lavori di recupero.

Una volta completata l'impresa era prevista l'esposizione del relitto al pubblico. Il battello di 48 metri, che poteva trasportare fino a 400 passeggeri, aveva iniziato la sua attività nel 1892.

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