Competitività turistica, la Svizzera perde colpi

Nella statistica stilata dal Wef, si posiziona al decimo posto; nel 2019 era ottava.
GINEVRA - Nel confronto internazionale la Svizzera arretra in materia di competitività turistica: è quanto emerge da uno studio del Forum economico mondiale (WEF), che inserisce la Confederazione al decimo posto in una graduatoria dominata da Stati Uniti, Spagna e Giappone.
In base a questo indice il paese di Guglielmo Tell arretra di due posizioni rispetto al 2019. La top ten attuale è completata da Francia, Australia, Germania, Regno Unito, Cina (per la prima volta fra i primi dieci) e Italia.
La Svizzera rimane tra i leader su temi quali il contesto imprenditoriale, il mercato del lavoro, le infrastrutture - aeree, terrestri e portuali - e la sostenibilità ambientale. È però invece diventata ancora meno competitiva rispetto al passato in materia di prezzi.
In generale tra le sfide che il settore deve affrontare vengono citati l'incertezza politica, i problemi di sostenibilità e la carenza di manodopera. Stando agli esperti del WEF l'aumento della domanda e l'abolizione delle ultime restrizioni legate alla pandemia dovrebbero comunque consentire al turismo di tornare a una quota del prodotto interno lordo simile a quella precedente al coronavirus.




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