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SVIZZERAI quarantuno jihadisti tenuti d'occhio dagli 007 svizzeri

23.10.23 - 06:30
Il FIS (il Servizio federale di intelligence): «Questi soggetti sono classificati come persone a rischio»
Foto Deposit
Fonte SONNTAGSZEITUNG
I quarantuno jihadisti tenuti d'occhio dagli 007 svizzeri
Il FIS (il Servizio federale di intelligence): «Questi soggetti sono classificati come persone a rischio»

BERNA - Gli 007 svizzeri li conoscono e li tengono d'occhio: gli osservati speciali sono quarantuno jihadisti che sono di stanza nella Confederazione e che il FIS (il Servizio federale d'intelligence) ha classificato «come persone a rischio». È il domenicale SonntagsZeitung a riportare alcune dichiarazioni di una portavoce dell'organo federale che deve prevenire un eventuale attacco terroristico sul suolo elvetico: una minaccia che, dopo l'esplosione del conflitto in Medio-Oriente - è considerata «aumentata». 

Non ne fa mistero la stessa fonte interpellata dal domenicale, azzardando anche quale possibile azione potrebbe venire attuata: «La minaccia è costituita principalmente dal movimento jihadista - ha dichiarato - lo scenario terroristico più plausibile per la Svizzera è attualmente un atto di violenza perpetrato da una persona di ispirazione jihadista con un modus operandi semplice. Secondo la valutazione del FIS, questo attacco sarebbe diretto contro obiettivi debolmente protetti, come assembramenti di persone, e richiederebbe risorse logistiche e organizzative ridotte». Poi si affretta a dire che comunque «al momento il FIS non ha indicazioni di piani concreti per attacchi». 

I fondamentalisti islamici che i servizi segreti monitorano sono finiti nella lista nera dopo che su di loro è stata determinata a una combinazione di «criteri molto precisi, per i quali è decisivo un legame concreto con la violenza» argomenta la portavoce del FIS. Come a far intendere che i quarantuno jihadisti che l'Ufficio federale di polizia (Fedpol) conosce bene potrebbero essere in grado di compiere delle azioni come quella messa in atto da un terrorista islamico a Bruxelles.

Gli 007 svizzeri hanno anche messo gli occhi su persone attive su siti web e social media che sposano le idee jihadiste e in Svizzera le promuovono creando una rete di contatti con soggetti che condividono l'ideologia estremista e criminosa: ai 743 utenti su cui si è acceso l'interesse del servizio di spionaggio svizzero, se ne sono aggiunti in questi mesi altri dieci.

Il FIS non si limita però a osservare: una volta avuta contezza che una persona si è radicalizzata, possono scattare dei colloqui preventivi. E se vi fosse il sospetto di attività criminale, viene ovviamente interessata l'autorità giudiziaria. Sui casi di accertata radicalizzazione, scattano anche le misure previste dalla legge sull'immigrazione: espulsioni o revoche dello status di residenza.

In questo scenario di allerta e non proprio del tutto rassicurante, piovono anche le parole del procuratore federale Stefan Blättler che ha messo in dubbio l'efficienza degli apparati svizzeri di fronte a un ipotetico attacco terroristico. «Abbiamo troppo pochi agenti di polizia federale», ha dichiarato al "Samstagsrundschau".

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