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SVIZZERALa proposta: «Così possiamo aiutare la stampa a vivere»

10.01.23 - 16:53
Sovvenzionare anche i giornali e siti gratuiti. Ecco le proposte della Commissione federale dei media per il futuro della stampa.
Tipress
La proposta: «Così possiamo aiutare la stampa a vivere»
Sovvenzionare anche i giornali e siti gratuiti. Ecco le proposte della Commissione federale dei media per il futuro della stampa.

BERNA - Aiutare i media con una serie di sussidi per garantire il futuro del giornalismo. Il tema torna d’attualità grazie a un rapporto presentato oggi dalla Commissione federale dei media (Cofem) che propone un cambiamento di sistema per quel che concerne il sostegno ai media. La novità del rapporto presentato oggi dal titolo "Il futuro del sostegno ai media" - rispetto al grande dibattito che c’era stato lo scorso anno in occasione della votazione sul pacchetto di misure a favore della stampa - è che "che tutti i media privati, indipendentemente dal canale di diffusione o dal genere, dovrebbero poter beneficiare di sussidi, a condizione che il loro contenuto giornalistico si rivolga a un ampio pubblico e si impegnino volontariamente a rispettare l'autoregolamentazione del settore".

In questo modo anche giornali gratuiti come 20 minuti, o siti non a pagamento come tio.ch rientrerebbero tra i media che dovrebbero essere sovvenzionati. «Il sostegno finanziario - spiega Colin Porlezza, membro della Cofem - deve essere distribuito a tutti i media indipendentemente dal settore che usano per informare. A noi poco importa se si tratta di un media gratuito oppure no, il modello di business è insignificante da questo punto di vista».

Attualmente il sistema di aiuto ai media viene attuato attraverso la riduzione delle tariffe postali per il recapito mattutino della stampa e tramite la ripartizione dei proventi del canone per le emittenti radiotelevisive private. Un sistema che verrebbe sostituito con le nuove indicazioni della COFEM.

«Siamo convinti che, considerata la situazione economica difficile soprattutto dei media regionali e locali, in Svizzera sia necessario sostenere con fondi pubblici, oltre alla SSR, anche i fornitori privati di contenuti giornalistici», ha dichiarato la presidente della Commissione Anna Jobin.

Sono state individuate tre aree in cui il sostegno può essere attuato: tramite misure generali per rafforzare il settore, sostenendo a livello operativo le offerte giornalistiche private e soprattutto regionali e sostenendo progetti di offerte giornalistiche private come start-up locali e progetti di innovazione dei media.

Ovviamente sono stati elencati anche una serie di requisiti affinché si possa ricevere un sostegno, requisiti che riguardano la produzione, l'offerta, la fruizione e l'impatto delle offerte giornalistiche.

Su un aspetto La Cofem è però categorica: il sostegno ai media dovrà imperativamente essere concepito in modo da essere indipendente dallo Stato. Qualsiasi possibilità di influenza politica sulle decisioni redazionali «è da impedire categoricamente» ha fatto notare la Commissione.

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COMMENTI
 

Isone 1 anno fa su tio
Cioè, in pratica si vorrebbe imbavagliare anche la stampa indipendente ... Chi paga decide cosa si publica e cosa invece no.

Adegheiz 1 anno fa su tio
Certo. Usare i soldi dei contribuenti per censurare. Geniale

Tracy 1 anno fa su tio
Risposta a Adegheiz
Appunto, la censura c'è già figuriamoci dopo

Scigu 1 anno fa su tio
Mi risulta che i giornali online incassino bei soldi, con tutte le pubblicità che ci impongono, quindi: NO, NO, NO, NO !!!!

Disà 1 anno fa su tio
bhe io propongo che se vengono usati i miei soldi per finanziare giornali e tv almeno una volta l' anno che mettano fuori un banner che mi pubblicizza l' attività GRATIS ... mica a 800 franchi al giorno ...
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