Niente più certificato Covid obbligatorio per persone down e autistiche

Da ieri queste persone potranno accedere ai luoghi nei quali è richiesto senza Covid-pass.
Questo in virtù della loro diversa percezione del mondo e dei problemi di salute che devono affrontare.
BERNA - È una fascia di popolazione spesso dimenticata, soprattutto nel contesto della crisi sanitaria, quella di cui fanno parte le persone autistiche e con sindrome di down. Ma, da ieri, un po’ meno. Questo perché il Governo federale ha deciso di apportare una modifica all’ordinanza Covid, revocando, per queste persone, l’obbligo di presentare un certificato Covid dove è richiesto. Lo riferisce oggi il portale di informazioni Watson.
Disposizioni difficili da sopportare - Le motivazioni sono semplici. Queste persone non negano l’esistenza del virus, né si oppongo alle restrizioni, ma hanno una percezione del mondo diversa e soffrono di disturbi che non li favoriscono nel quadro della pandemia. Per le persone autistiche può ad esempio risultare difficile indossare una mascherina, sottoporsi a un’iniezione, come quella del vaccino, o a un test nasofaringeo, perché può creare reazioni di panico.
Un certificato medico come Covid-pass - La decisione è stata presa venerdì dal Consiglio federale, dopo che i consiglieri nazionali Christian Lohr e Monika Rüegger hanno sollevato il problema, ed è in vigore già da questa settimana. Lo scopo ultimo è permettere a tutte le persone che non possono vaccinarsi o testarsi per delle ragioni psicologiche o fisiche di avere una vita normale. Questo cambiamento rende un certificato medico, per questi casi particolari, valido come certificato Covid.
Solo per chi ne ha bisogno - Il rischio ora è che i Corona-scettici o gli oppositori delle misure possano abusare di questa possibilità. «Ci sono persone che dipendono davvero da questa soluzione per motivi di salute. Bisogna evitare che altri ne approfittino».




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