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SVIZZERA

Pink Cross ha deciso di denunciare Alain Soral

Il saggista di estrema destra aveva rivolto commenti duri contro le comunità LGBTQ+ e una giornalista.
AFP
Fonte ats
Pink Cross ha deciso di denunciare Alain Soral
Il saggista di estrema destra aveva rivolto commenti duri contro le comunità LGBTQ+ e una giornalista.
La federazione svizzera di omo-sessuali: «Non possiamo tollerare nelle nostre democrazie che si diffonda l'odio e che si discrimini talune parti della società».
BERNA - Pink Cross, la federazione svizzera di omo- e bisessuali, ha deciso di sporgere denuncia contro Alain Soral. Il saggista francese di estrema destra, residente a Losanna, ha rivolto commenti duri contro la comunità LGBTQ+ e contro una g...

BERNA - Pink Cross, la federazione svizzera di omo- e bisessuali, ha deciso di sporgere denuncia contro Alain Soral. Il saggista francese di estrema destra, residente a Losanna, ha rivolto commenti duri contro la comunità LGBTQ+ e contro una giornalista romanda che aveva scritto un testo sulla diffusione in Svizzera delle idee di Soral.

«Non possiamo tollerare nelle nostre democrazie che si diffonda l'odio e che si discrimini talune parti della società», ha spiegato oggi Muriel Waeger, direttrice romanda di Pink Cross, ai microfoni della radio RTS. Le parole dell'ideologo erano state svelate lo scorso fine settimana dal domenicale romando Le Matin Dimanche.

Il controverso saggista è già stato condannato in Francia per antisemitismo. Nello sporgere denuncia Pink Cross si basa sulla nuova norma penale contro l'omofobia introdotta in Svizzera. Dal luglio 2020, l'articolo 261bis del Codice penale punisce anche le discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale.

«È importante che le denunce presentate possano creare precedenti giuridici che consentano in altri casi una condanna», ha aggiunto Waeger alla radio della Svizzera romanda RTS. A suo avviso, le parole di Soral «non sono banali». Possono avere «conseguenze dirette» sulla salute mentale e il benessere, «in particolare tra i giovani in fase di coming-out», ha sottolineato ancora la direttrice romanda di Pink Cross.

Anche per il sindacato dei media Syndicom, è «essenziale che la giustizia vodese si occupi del caso». «È in particolar modo intollerabile che una giornalista sia bersaglio di attacchi personali per aver semplicemente fatto il suo lavoro e che appelli all'odio omofobi vengano pubblicati impunemente», si legge in una nota odierna di Syndicom. 
 

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