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SVIZZERA

«Sì ai grandi eventi, ma con prudenza»

Secondo Christoph Berger dovranno essere aperti esclusivamente a vaccinati e persone con test negativo
20min/François Melillo (immagine illustrativa)
«Sì ai grandi eventi, ma con prudenza»
Secondo Christoph Berger dovranno essere aperti esclusivamente a vaccinati e persone con test negativo
Il presidente della Commissione per le vaccinazioni ricorda che l'immunizzazione è al momento la via per un ritorno alla normalità
BERNA - I grandi eventi con oltre 10'000 persone potrebbero tornare a partire dal prossimo settembre. Ma ci vuole comunque prudenza. Questo è quanto afferma Christoph Berger, presidente della Commissione federale per le vaccinazioni: «Pe...

BERNA - I grandi eventi con oltre 10'000 persone potrebbero tornare a partire dal prossimo settembre. Ma ci vuole comunque prudenza. Questo è quanto afferma Christoph Berger, presidente della Commissione federale per le vaccinazioni: «Per un po' di tempo manifestazioni di questo genere potrebbero spingere la diffusione del virus» afferma in un'intervista a tutto tondo alla SonntagsZeitung.

Per questo motivo Berger si dice favorevole ai privilegi per i vaccinati e per le persone in possesso di un test negativo. Ed è a queste persone che dovrebbero essere riservati i grandi eventi, perlomeno per un po' di tempo. Inoltre, sempre a suo dire, l'introduzione dei privilegi dovrebbe anche indurre le persone a immunizzarsi.

In molti cantoni, la campagna di vaccinazione è già aperta a tutti gli over 16. Ma secondo Berger ci sarebbero ancora troppe persone appartenenti ai gruppi a rischio che non si sono ancora vaccinate. Si parla in particolare della fascia d'età tra i 60 e gli 80 anni, dove in determinati cantoni il 25-35% non è ancora immunizzato. Il presidente della Commissione per le vaccinazioni suggerisce pertanto di puntare sulla comunicazione indirizzata proprio alle persone anziane.

Nell'intervista Berger sottolinea, inoltre, che il vaccino è al momento l'unica via per il ritorno alla normalità. «Non possiamo passare da un lockdown all'altro, e anche la strategia dei test e del contact tracing aiuta soltanto in modo limitato».

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