Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Stanchi, ma fiduciosi

Cosa pensano gli svizzeri della pandemia? E del governo? Il sondaggio della SSR
keystone
Fonte ATS
Stanchi, ma fiduciosi
Cosa pensano gli svizzeri della pandemia? E del governo? Il sondaggio della SSR
Il 68 per cento favorevole alla riapertura delle terrazze dei ristoranti. Il 59 per cento manterrebbe l'obbligo del telelavoro
BERNA - Tra la popolazione svizzera prevale un sentimento di stanchezza di fronte alla pandemia di coronavirus, ma la maggioranza sostiene la strategia del Governo di voler procedere ad allentamenti prudenti con riaperture, da lunedì, soltanto...

BERNA - Tra la popolazione svizzera prevale un sentimento di stanchezza di fronte alla pandemia di coronavirus, ma la maggioranza sostiene la strategia del Governo di voler procedere ad allentamenti prudenti con riaperture, da lunedì, soltanto delle terrazze dei ristoranti. È quanto emerge da un sondaggio della SSR, commissionato all'istituto Sotomo, in cui non mancano tuttavia alcune contraddizioni.

Alla domanda "Volete aprire solo le aree esterne della ristorazione?" il 68% dice di "sì" già dalla fine del mese di marzo. Ma poco più della metà (53%) degli intervistati sarebbe favorevole anche a una riapertura delle aree interne degli esercizi di ristorazione già dalla fine del mese.

Il 63% vorrebbe che da aprile venga revocato il limite di cinque persone per gli incontri privati al chiuso. Per quanto riguarda il telelavoro, il 59% non lo abolirebbe prima di aprile e il 41% lo manterrebbe anche in seguito.

Nonostante il clima di crescente insofferenza, solo il 39% giudica troppo esitante, per tempistica e per portata, la strategia in materia di riapertura adottata dal Consiglio federale. Il 35% la reputa invece adeguata.

L'autore del sondaggio Michael Hermann giudica così questi dati apparentemente contraddittori: «La gente vorrebbe da un lato che si riaprisse, ma dall'altro nutre ancora timori» sull'evoluzione a corto termine della pandemia.

Il sondaggio è stato condotto su un campione di quasi 50'000 Svizzeri di tutte le regioni linguistiche tra il 9 e il 15 marzo, quindi prima dell'aumento dei casi riscontrati negli ultimissimi giorni. Forse è anche per questo che alcuni dati stridono rispetto all'impazienza della popolazione.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE