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SVIZZERALa pandemia fa pensare al suicidio

09.09.20 - 17:00
Il 143 registra un aumento delle richieste d'aiuto da parte di persone che vogliono porre fine alla propria vita
Archivio Tipress
Fonte ATS
La pandemia fa pensare al suicidio
Il 143 registra un aumento delle richieste d'aiuto da parte di persone che vogliono porre fine alla propria vita

BERNA - Crescono in Svizzera le tendenze suicide: la situazione legata alla pandemia di Covid-19 ha portato a un aumento delle chiamate al Telefono Amico 143 nelle quali si tratta questo delicato tema. A indicarlo, in una nota odierna, è la stessa organizzazione alla vigilia della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio.

In questo ambito, il Telefono Amico e il social media Twitter hanno stretto una collaborazione per prevenire il suicidio: se in una ricerca sulla piattaforma vengono utilizzate determinate parole chiave, apparirà un messaggio - nelle tre lingue nazionali, definito "Search prompt" - in cui si informa l'utente che il Telefono Amico è a disposizione di tutti 24 ore su 24.

Tra il primo marzo e il 30 giugno 2020, il 143 è stato chiamato in 1'768 occasioni da persone che volevano porre fine alla propria vita. Si tratta di un aumento del 5% rispetto all'anno precedente che preoccupa l'organizzazione: «Purtroppo, c'è da temere che le conseguenze economiche della pandemia aumentino ulteriormente il numero di persone disperate, soprattutto a causa delle minacce di tagli salariali, licenziamenti e fallimenti», rileva il Telefono Amico, sottolineando che è importante ricordare a tutti che il 143 è presente per tutti coloro che non vedono più una via d'uscita dalla loro situazione.

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