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SVIZZERA

Più test per tutti, anche chi ha sintomi e non è "a rischio"

I medici potranno decidere anche di sottoporre al test gli asintomatici in ospedali, case di cura o case anziani.
Più test per tutti, anche chi ha sintomi e non è "a rischio"
Keystone - foto d'archivio
Fonte ats
Più test per tutti, anche chi ha sintomi e non è "a rischio"
I medici potranno decidere anche di sottoporre al test gli asintomatici in ospedali, case di cura o case anziani.
È la nuova strategia in vista della riapertura a tappe decisa da Berna.
BERNA - Sintomi di una malattia acuta alle vie respiratorie, con o senza febbre, dolori muscolari, perdita di odorato o di gusto. Sono questi i nuovi criteri per decidere di sottoporre le persone al test per il Covid-19, estesi dall'Ufficio federale ...

BERNA - Sintomi di una malattia acuta alle vie respiratorie, con o senza febbre, dolori muscolari, perdita di odorato o di gusto. Sono questi i nuovi criteri per decidere di sottoporre le persone al test per il Covid-19, estesi dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Fino ad ora il tampone era riservato al personale sanitario, alle persone (con sintomi) vulnerabili o "a rischio" e ai pazienti ricoverati.

Inoltre i medici cantonali potranno testare individui asintomatici negli ospedali, case di cura o per anziani, se lo ritengono giustificato per impedire la propagazione del virus all'interno o meglio controllarlo, scrive l'UFSP sulla sua pagina Internet.

Si riparte, ma con cautela - Tali misure fanno parte di una nuova strategia in vista della riapertura a tappe decisa dal Consiglio federale a partire dal 27 aprile (il Ticino ha chiesto una finestra di crisi fino al 4 maggio, sulla quale Berna deciderà oggi). Si vuole infatti evitare un nuovo incremento dei casi positivi al coronavirus dalla prossima settimana.

Rafforzare anche la quarantena - Al fine di meglio controllare la catena di trasmissione del virus, la rilevazione dei casi nonché le misure di isolamento e di quarantena nei cantoni devono essere rafforzate. Ieri l'UFPS aveva annunciato la sua partecipazione allo sviluppo dell'app che dovrebbe aiutare a ricostruire le catene di contagi di coronavirus. L'app DP-3T dovrebbe essere pronta per l'11 maggio.

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