A nulla è valso il tentativo di una 31enne della Svizzera orientale di spiegare al proprietario le sue ragioni: «C'era il cartello»
DORNBIRN (A) / SAN GALLO - Spiacevole avventura per una 31enne della Svizzera orientale che, il 19 novembre scorso, si è recata con la figlia di 3 anni a Dornbirn, nella vicina Austria. Fermatasi su un parcheggio privato perché la bambina stava poco bene, la donna ha infatti finito per dover pagare una multa di 400 euro.
Madre e figlia attraversavano in auto la città austriaca che si trova poco oltre il confine svizzero quando la piccola è stata improvvisamente assalita dalla nausea. Preoccupata, la madre si è fermata nel primo posteggio che ha visto per far prendere un po’ d’aria alla bambina e con lei si è arrestata anche un’amica che le seguiva su un’altra vettura.
«Eravamo sul posteggio da neanche cinque minuti quando è arrivata una signora che ha scattato delle foto alle nostre auto», racconta Maja Juric, la madre della piccola, a 20 Minuten. «Poi, senza dire una parola è andata via», aggiunge. A nulla è valso il tentativo delle due amiche di chiamarla per spiegarle che si trattava di un’emergenza: la misteriosa fotografa non ha reagito ed è scomparsa così com’era venuta.
La figlia di Juric si è sentita di nuovo bene nel giro di una decina di minuti e loro e l’amica sono ripartite. Qualche tempo dopo, però, la 31enne ha ricevuto una lettera da un avvocato: intimava a lei e all’amica di pagare 200 euro ciascuna per parcheggio abusivo (ca. 220 franchi). A nulla è valsa la lettera in cui la donna ha tentato di spiegare le ragioni che l’avevano spinta a fermarsi proprio lì: la richiesta è rimasta la stessa.
Su consiglio della sua protezione giuridica, Juric ha deciso di non opporsi: «Abbiamo dovuto pagare 400 euro di multa perché mia figlia è stata poco bene», lamenta la 31enne. «Sarebbero semplicemente potuti venire da me a parlarmi, così avremmo potuto spiegare cosa stesse succedendo», sottolinea. La contravvenzione le è stata quantomeno rimborsata dall’assicurazione.
Il proprietario dei parcheggi su cui le due donne si erano fermate fa notare che al piano terra dell’abitazione c’è un negozio di abiti da sposa che si trova confrontato con frequenti parcheggi abusivi. Da quando tutti i contravventori vengono fotografati e denunciati sistematicamente le cose sono però migliorate. Nessuna eccezione per Juric e l’amica: «C’è un cartello, ma non hanno fatto attenzione», afferma.