«Signora, lì nelle cabine di prova suo marito non può entrare»

Niente uomini nelle cabine per le donne di uno Zara dello Zurighese, nemmeno se accompagnano in veste di consulenti. La catena: «Un caso isolato»
CAMERINI
ZURIGO - Quando va a comprare dei vestiti Silvia (38 anni) non può fare a meno di suo marito. Nessuno meglio di lui, infatti, sa dirle se un abito le sta «veramente bene», «così così» oppure «naah!».
Per questo motivo se lo porta dietro ovunque, anche nei camerini di prova dove lui resta al di là del separé, pronto a dare il suo importantissimo parere. Ma, a quanto pare, la pratica non è accettata ovunque.
Un esempio? Una botique Zara a Wallisellen (ZH): «Gli hanno chiesto di aspettare fuori... Il motivo? Il rischio di intravedere le altre clienti in déshabillé... Io lì non ci torno più», conferma la lettrice di 20 Minuten. Un evento che ha stupito i portavoce della catena spagnola che dichiara: «È un caso isolato, da noi solitamente non vi sono discriminazioni di questo tipo».
Dello stesso avviso sono anche Manor, H&M e Globus. Contrario alla pratica solo Jelmoli. «È normale volere qualcuno di fianco quando si fanno acquisti», spiega il professore di psicologia economica Christian Fichter, «c'è chi proprio non sa decidersi senza un input esterno. Per alcuni, poi, lo shopping condiviso è un'esperienza».
E voi che ne pensate? È giusto o sbagliato accompagnare il/la partner nelle cabine?



