Scambio automatico delle cripto-attività, la lista del Consiglio federale

Ne fanno parte tutti i Paesi membri dell'UE, il Regno Unito e la maggior parte degli Stati del G20 (con delle importanti assenze)
BERNA - Il Consiglio federale ha proposto al Parlamento 74 Stati rilevanti per il mercato delle cripto-attività, con cui dal 2027 la Svizzera dovrebbe scambiare, su base automatica, informazioni in materia. Ne fanno parte tutti i Paesi membri dell'UE, il Regno Unito e la maggior parte degli Stati del G20 (esclusi Stati Uniti, Cina e Arabia Saudita).
Tuttavia, secondo l'esecutivo che oggi ha adottato il messaggio in merito, lo scambio dovrebbe avvenire solo se gli Stati partner hanno manifestato interesse ad attivarlo con la Svizzera e se soddisfano i requisiti per lo scambio automatico di informazioni in materia di cripto-attività ("Crypto-Asset Reporting Framework", CARF) messi a punto dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ha indicato una nota governativa odierna.
Prima dell'effettivo scambio di dati relativi a cripto-attività, previsto nel 2027, il Consiglio federale intende inoltre verificare nuovamente se gli Stati partner con cui è stato attivato lo scambio automatico di informazioni continuano a soddisfare tali requisiti.
A tal fine, il meccanismo di verifica esistente dovrà essere applicato d'ora in avanti anche allo scambio automatico di informazioni relative a cripto-attività. Ciò richiede la modifica del decreto federale approvato dal Governo in febbraio. Il progetto è attualmente in discussione in Parlamento, viene ancora precisato.




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