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SVIZZERA

Quell'e-shopping a impatto zero che piace ai giovani (ma ai boomer mica tanto)

Gli under 30 sarebbero disposti a pagare di più per avere meno emissioni, per gli over 50 invece è un netto «no»
Depositphotos (ifeelstock)
Quell'e-shopping a impatto zero che piace ai giovani (ma ai boomer mica tanto)
Gli under 30 sarebbero disposti a pagare di più per avere meno emissioni, per gli over 50 invece è un netto «no»
ZURIGO - I giovani svizzeri sarebbero disposti a pagare un pochino di più per compensare le emissioni in Co2 dei loro acquisti online, e sarebbero disposti a farlo immediatamente al check-out. Lo sostiene un recente studio stilato Gfk per cont...

ZURIGO - I giovani svizzeri sarebbero disposti a pagare un pochino di più per compensare le emissioni in Co2 dei loro acquisti online, e sarebbero disposti a farlo immediatamente al check-out. Lo sostiene un recente studio stilato Gfk per conto di Digitec Galaxus.

ll risultato del sondaggio: un abitante su tre in Svizzera vorrebbe avere la possibilità di compensare le emissioni di CO2 dei suoi acquisti online. Un altro terzo della popolazione ritiene che tale opzione non sia necessaria o è indecisa

L'idea piace soprattutto ai Millennial e alla cosiddetta "Generazione Z": tra i minori di 30 anni più di due terzi degli intervistati sarebbero disposti a pagare per una compensazione ambientale. Il 7% di loro sarebbe disposto a pagare il 10/20 % del valore dell’acquisto – e l'1% «addirittura di più», riporta lo studio.

I più restii, invece, fanno parte della categoria fra 50 e i 59 anni: per più di un terzo di loro la riduzione della loro impronta di CO2 non vale «nemmeno un centesimo».

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