La rivoluzione Alpine tra strategia e scommesse per il futuro
Il 21enne ha debuttato nel circus lo scorso anno, a Monza.
ENSTONE - Il 2024 ha segnato un anno di svolta per Alpine, e non solo per i cambiamenti nell’organigramma. La scuderia ha deciso di rimescolare le carte chiamando in causa un nome che di rivoluzioni se ne intende: Flavio Briatore. Il manager italiano, noto per il suo fiuto negli affari e nella gestione sportiva, ha assunto un ruolo cruciale nel ridisegnare il team, cercando di riportarlo ai fasti di un tempo. E le prestazioni in pista sembrano dare ragione a questa scelta, con miglioramenti tangibili, in particolare per Pierre Gasly, che ha chiuso la scorsa stagione in crescendo.
Tra le tante mosse di Alpine ce n’è stata una che è passata quasi inosservata, ma che potrebbe invece avere ripercussioni significative per il futuro: il caso Franco Colapinto. Dopo un debutto promettente a Monza, il giovane argentino si è trovato più spesso a contatto con le barriere che con i tempi da record, mettendo in difficoltà la Williams e compromettendo la disponibilità dei ricambi. La sua avventura con la scuderia britannica si è così interrotta. L’Argentina, da anni orfana di un pilota in Formula 1, ha tuttavia subito abbracciato il talento emergente, scatenando una vera e propria ondata di entusiasmo che ha attirato sponsor importanti.
E proprio questo clamore non è sfuggito a Briatore, che ha intravisto in Colapinto una grande opportunità. Così, il 21enne è stato arruolato come riserva, con voci di corridoio che già vedono Jack Doohan in bilico, pronto a cedere il posto al sudamericano. Gli investitori del pilota nativo di Pilar spingono per rivederlo presto in gara, e con un personaggio come Briatore al timone, le sorprese non mancheranno di certo.
Se il manager italiano avrà visto giusto ancora una volta, lo scopriremo presto. Nel frattempo, con il campionato 2025 alle porte, una cosa è certa: la competizione è più accesa che mai e, nel dubbio, meglio tenere il piede sull’acceleratore.