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L'OSPITE - STEFANO TOGNI

«Il Losanna deve rendersi conto che sta giocando una finale»

Stefano Togni si è espresso in merito all'ultimo atto di NL: «Sono sicuro che in gara-2 i vodesi scenderanno in pista con un altro spirito e un’altra attitudine».
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«Il Losanna deve rendersi conto che sta giocando una finale»
Stefano Togni si è espresso in merito all'ultimo atto di NL: «Sono sicuro che in gara-2 i vodesi scenderanno in pista con un altro spirito e un’altra attitudine».
«I romandi hanno tutte le carte in regola per poter girare la serie, ma non sarà semplice vincere un match in trasferta. Il punto debole dei Lions? È difficile trovarne uno, è una squadra talentuosa e molto organizzata».
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LOSANNA - Nella serata odierna è in programma gara-2 della finalissima dei playoff di National League, fra Zurigo e Losanna (ore 20).

Alla Swiss Life Arena la formazione vodese cercherà di rimettere la serie in parità - dopo essersi arresa ai Lions all'esordio fra le mura amiche (3-0) - ma non sarà per niente semplice. «È una bella finale, nella quale si affrontano le due formazioni che si sono piazzate al primo e al secondo posto della classifica di regular season», sono state le parole dell'ex attaccante degli anni '90 Stefano Togni. «Il Losanna è un'ottima squadra, ma lo Zurigo è davvero cinico e l'ha dimostrato cogliendo immediatamente il "break". I vodesi hanno forse avuto troppo rispetto per i loro avversari, ma devono rendersi conto che stanno giocando una finale e che hanno tutte le carte in regola per poter girare la serie».

Si tratta della rivincita della scorsa edizione a parti invertite: se nel 2023/2024 era stato lo Zurigo a beneficiare del vantaggio casalingo, quest'anno è toccato al Losanna. Un anno fa le due squadre vinsero tutte le rispettive partite a domicilio e alla fine la spuntarono i Lions 4-3. Non sarà facile per i vodesi raddrizzare la serie.

«In gara-1 i giocatori dello Zurigo mi sono sembrati più pronti al sacrificio e ad aiutarsi l'uno con l'altro rispetto ai rivali, dimostrando di essere uno scalino sopra al Losanna. È in ogni caso sempre difficile giocare la prima gara di una finale a domicilio, perché bisogna assolutamente ottenere un successo e i romandi hanno forse sentito troppo la pressione dell'esordio casalingo. I vodesi non sono riusciti a capitalizzare qualche power-play e in queste sfide sono i dettagli a fare la differenza. Per loro non sarà semplice vincere un match in trasferta, ma sono sicuro che in gara-2 scenderanno in pista in terra zurighese con un altro spirito e un’altra attitudine. Il punto debole dei Lions? È difficile trovarne uno. La squadra è talentuosa e molto organizzata, ma non dovrà fare l'errore di essere troppo sicura di vincere la finale e di sottovalutare l’avversario».

I Lions possono vantare una rosa di tutto rispetto e oltre ad avere degli stranieri di qualità, hanno anche diversi giocatori svizzeri con un passato in NHL e che sono in grado di fare la differenza, come Malgin e Andrighetto in attacco, ma anche Kukan e Weber in difesa.

«Lo Zurigo è completo in tutti i reparti e ha dei giocatori elvetici che sono sopra la media, capaci di risolvere le partite in qualsiasi momento. Il roster è molto valido ed è composto da un buon mix di elementi di assoluta esperienza e di giovani talenti già affermati. Nell’ultimo anno i Lions hanno inoltre conquistato sia il campionato sia la Champions League, per cui sono capaci a vincere e a gestire i momenti delicati della stagione. Hrubec? Ha incassato pochissime reti e fra i pali è una sicurezza. È indubbiamente un valore aggiunto per il gruppo».

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