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Granit Xhaka-Milan? Un affare per tutti

Arno Rossini: «La dirigenza del Milan non… dirige»
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Granit Xhaka-Milan? Un affare per tutti
Arno Rossini: «La dirigenza del Milan non… dirige»
«Con il massimo rispetto per il Bayer Leverkusen, se ti chiama il Milan non puoi rifiutare».
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MILANO - Due anni di Bayer Leverkusen possono bastare? Stando alla stampa italiana, che dà l’affare quasi per fatto, pare di sì: Granit Xhaka è sul punto di diventare un giocatore del Milan. Un Milan che, con Allegri sul ponte di comando, proverà a vincere immediatamente. Nessuna progettualità, non per il medio-lungo periodo almeno, ma tutto e subito. Da qui l’idea rossonera di “firmare” anche Luka Modric, campione stellare che, però, a settembre si vedrà recapitare una torta abbellita da quaranta candeline.

«Arrivassero Xhaka e Modric, con Allegri in panchina il Milan diventerebbe istantaneamente un candidato per un posto nella top-3 della classifica della prossima Serie A - ha spiegato Arno Rossini - E mi fermo al podio solo perché credo che al momento il Napoli abbia certezze maggiori e perché, soprattutto, il Diavolo sia limitato da una dirigenza che non… dirige. La confusione societaria influirà sul risultato della stagione».

C’è Igli Tare, un professore tra i direttori sportivi.
«Che è il motivo per il quale Granit può davvero muoversi verso sud. L’albanese è esperto, preparato e più che convincente. Starà pressando Xhaka da tempo. La sua presenza basta da sola per rendere fiduciosi i tifosi rossoneri».

A quasi 33 anni, abituato ai ritmi di lavoro e ai principi tattici di Germania e Inghilterra, Granit farebbe davvero bene ad andare a Milano?
«Con il massimo rispetto per il Bayer Leverkusen, se ti chiama il Milan non puoi rifiutare. Quanti club al mondo hanno quel prestigio? Per quel che riguarda l’adattamento al calcio italiano invece, io non ho dubbi: non avrebbe problemi. Ha tecnica, fisico e un carattere fortissimo: in Serie A sarebbe da considerare uno dei primi due-tre centrocampisti».

Farebbe insomma la fortuna del Milan?
«E il Milan la sua. A livello economico andrebbe probabilmente a raddoppiare lo stipendio che prende ora a Leverkusen, e poi con nuovi stimoli potrebbe rilanciare una volta ancora la propria carriera. Riuscire a imporsi in un Paese nuovo, in campionato nuovo, dopo avere dimostrato il proprio valore in Premier e Bundesliga, è un obiettivo importante, per il quale vale la pena lavorare sodo. E di questo suo sprint trarrebbe sicuramente giovamento pure la Nazionale».

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