Il Bellinzona si coccola la licenza


«Momento magico»
Bentancur osteggiato, ma ha mantenuto le promesse. Chi l'ha preceduto era amato e ha fatto finire l'ACB in un buco nero.
«Momento magico»
Bentancur osteggiato, ma ha mantenuto le promesse. Chi l'ha preceduto era amato e ha fatto finire l'ACB in un buco nero.
BELLINZONA - Il Bellinzona giocherà il campionato 2025/2026 in Challenge League. Questo, in soldoni, significa ricevere la licenza da parte della Swiss Football League.
Bocciati in prima istanza, come da noi anticipato i granata hanno ottenuto in extremis il lasciapassare da parte della Lega. Lo hanno fatto convincendo la Commissione di ricorso a “rivedere” le garanzie richieste, lo hanno fatto dimostrando di essere solidi, solvibili.
La battaglia - perché di questo si è trattato - tra l’ACB è l'autorità sportiva è stata serrata e ha avuto una svolta nell’incontro di lunedì sera tra i rappresentanti del club ticinese (e i loro legali) e i tre della SFL: Gianluca Airaghi, Enea Petrini e Udo Schiller. I dati presentati nell’udienza tenutasi nelle stanze dello Studio 1896 hanno fatto la differenza e portato alla lieto fine. Nonostante lo spavento dei giorni seguenti, quando la tanto attesa decisione tardava ad arrivare.
«Dopo l’incontro avevamo grande fiducia - ci ha raccontato Brenno Martignoni Polti, presidente dell’ACB - devo però ammettere che qualche dubbio e un po’ di paura poi li abbiamo avuti. Però, per fortuna, tutto è finito per il meglio. È stato proprio come una finalissima sul campo, una partita intensissima con alti e bassi e ricca di colpi di scena. Comunque è stata “vittoria”, e questo magnifico risultato vale oro. È davvero un momento magico. C’è un’atmosfera da promozione e, guarda caso, proprio il 21 maggio - come ieri - ma del 2008 il Bellinzona ha riconquistato la Super League. Ricordo ancora la mega festa in città».
Oggi è il giorno dei festeggiamenti, da domani invece, chiuso il campionato a Sciaffusa, i granata cominceranno a pensare al futuro. A un futuro che potrebbe vedere il club cambiare proprietà. Non è infatti un segreto che la famiglia Bentancur stia trattando per cedere le quote in suo possesso e che abbia già avuto contatti, in certi casi approfonditi, con tre possibili acquirenti (uno dei quali aveva addirittura dato la disponibilità per garantire gli 1.5 milioni di franchi chiesti in prima battuta dalla Swiss Football League, ndr).
Ci sarà un nuovo patron? È forse utile non dimenticarsi che, pur tra bisticci vari e modi bruschi, quello attuale ha preso la società in Promotion League e l’ha portata in Challenge League, categoria confermata a più riprese. Chi l’ha preceduto - e non parliamo degli investitori ticinesi che, spendendosi al massimo delle loro possibilità, hanno permesso la risalita dalle serie minori - era amatissimo, stringeva mani, dava pacche sulle spalle… e ha fatto precipitare i granata in un buco nero.








