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SERIE DPiccinocchi: «Con l'Alcione per regalarmi altre opportunità. Crus? Ha sempre dimostrato grandi capacità»

04.11.21 - 08:00
L'ex Lugano Piccinocchi a 360 gradi: dopo l'esperienza all'Ascoli si è ritrovato senza squadra. Ora però guarda avanti
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Piccinocchi: «Con l'Alcione per regalarmi altre opportunità. Crus? Ha sempre dimostrato grandi capacità»
L'ex Lugano Piccinocchi a 360 gradi: dopo l'esperienza all'Ascoli si è ritrovato senza squadra. Ora però guarda avanti
«Quest'estate sono stato vicino al Bellinzona».
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MILANO - Che fine ha fatto Mario Piccinocchi? Dopo quattro anni intensi fra il 2015 e il 2019 trascorsi a Lugano - dove si era tolto moltissime soddisfazioni, arrivando a disputare una finale di Coppa Svizzera e ad assaggiare l'Europa League - il mediano scuola Milan si era accasato all'Ascoli. Una stagione nella Serie B italiana prima di trascorrere sei mesi difficili senza squadra. Quindi il passaggio al Seregno in febbraio e infine il trasferimento di quest'estate nell'Alcione, formazione di Serie D.  

«Sono contento, spero che questo step della mia carriera possa rappresentare una ripartenza - le parole del 26enne - Purtroppo dopo un anno ad Ascoli ho vissuto una stagione difficile, dove mi sono ritrovato addirittura senza squadra per alcuni mesi. In seguito sono ripartito dal Seregno riuscendo a vincere il campionato e ad ottenere la promozione. Oggi con la maglia dell'Alcione ho la possibilità di tornare a mettere in mostra le mie qualità».

Sei riuscito a darti una spiegazione per i sei mesi senza squadra?
«Sono stati momenti difficili, ma ho pagato la mancanza di continuità. Ero molto deluso perché dopo l'anno in B ad Ascoli ero convinto di poter trovare un'altra sistemazione nella stessa categoria. Ma così non è stato. Stare sei mesi senza giocare è stato complicato e pure il Covid non ha aiutato, non c'è stata alcuna possibilità di allenarmi con qualche squadra per via dei tamponi e delle restrizioni in vigore. Rientrare nel giro non è mai facile: sì, è stato il momento più buio della mia carriera». 

A volte nella vita è necessario fare un passo indietro, per poi in futuro farne magari un paio in avanti...
«È quello che spero. Non ho mai smarrito la voglia di giocare a calcio. Quello che mi manca sono i minuti di gioco. Ad ogni modo qui mi sento molto importante, posso esprimere le mie qualità. Mi hanno offerto ciò che volevo e questa esperienza spero possa trasformarsi in un trampolino di lancio». 

Qual è l'obiettivo dell'Alcione?
«La squadra è neopromossa e su un arco di tempo triennale si spera di raggiungere il professionismo. Quest'anno e stata plasmato un gruppo giovane e di prospettiva: l'obiettivo della stagione in corso è quello di fare il meglio possibile». 

Passando al Lugano, cosa ci puoi dire di Mattia Croci-Torti nelle vesti di allenatore?
«Conosco benissimo il Crus e sono felicissimo per lui. Sono rimasto legato a tantissime persone dell'ambiente bianconero e resto un tifosissimo del Lugano. Mattia ha sempre dimostrato grandi conoscenze e grandi capacità. Ci sono sempre molte incognite quando si passa da assistente ad allenatore, ma seguo le partite e sta andando alla grande. Gli auguro il meglio...». 

Per poco le strade di Piccinocchi e il Ticino si incrociavano di nuovo...
«Non nascondo che quest'estate ho avuto la possibilità di tornare in Svizzera. Ho parlato con il Bellinzona, ma alla fine non si è trovato un accordo».

Tra un mese scarso a Lugano si disputerà una partita importantissima fuori dal rettangolo verde... 
«Cornaredo è stata casa mia per quattro anni e dell'esperienza in bianconero ho solo bellissimi ricordi. Lo stadio è fondamentale ed ora ce ne vorrebbe uno nuovo, la società lo merita visto tutto quanto di buono sta facendo. Abbiamo visto nella sfida di Coppa: con le tribune piene è tutta un'altra storia e l'affetto della gente non può che giovare alle prestazioni dei giocatori. Sono convinto che il nuovo Polo porterebbe molti benefici perfino alla città. Farò il tifo affinché passi questa votazione».

In un periodo complicato - tra il Covid e le difficoltà calcistiche - Piccinocchi ha comunque vissuto delle gioie immense...
«Sì, mi sono sposato. È stata la giornata più bella della mia vita. Quello che ci aveva tolto il coronavirus, ce lo siamo ripresi in una giornata. Sono stati momenti magici, dove c'era finalmente tanta voglia di lasciarsi un po' andare». 

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COMMENTI
 

Evry 2 anni fa su tio
Ritorna a Lugano , el'FCL deve mandare in pensione il Ciabattini14 che non conclude più niente ma si prende tranquillamente lo stipendio, auguri

angie2020 2 anni fa su tio
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