Cerca e trova immobili
Matteo Muschietti

Come saranno i nostri giardini nei prossimi anni?

Matteo Muschietti – Municipale – sentinella dell’ambiente
Matteo Muschietti
Fonte Matteo Muschietti
Come saranno i nostri giardini nei prossimi anni?
Matteo Muschietti – Municipale – sentinella dell’ambiente
MENDRISIO - Qui nel Mendrisiotto fa un caldo afoso da smorzarti il respiro. Agosto quest'anno è un mese da bollino nero. Anche a sera nella pianura della Campagna Adorna, le temperature rimangono fisse a 27-28 gradi, e la terra emana un calore che a...

MENDRISIO - Qui nel Mendrisiotto fa un caldo afoso da smorzarti il respiro. Agosto quest'anno è un mese da bollino nero. Anche a sera nella pianura della Campagna Adorna, le temperature rimangono fisse a 27-28 gradi, e la terra emana un calore che avviluppa i campi di mais che piano piano stanno ingiallendo sotto un sole cocente. I prati presentano delle chiazze gialle e marroni, per la mancanza d'acqua. I giardini delle case dove sino alla fine di luglio c’erano dei prati verdissimi, ora iniziano a soffrire e l'erba e il trifoglio iniziano a seccare. Le piante che meglio resistono a questa ondata di calore sono gli ulivi e i fichi.

Quest'ultimi presentano molti frutti che presto potranno essere colti e finire sui nostri deschi famigliari. Il frutto del fico è molto apprezzato e si accompagna nelle cene d'estate, con prosciutto crudo o altri salumi. Ma come saranno i nostri giardini se tutti gli anni futuri saremo sempre coinvolti da queste ondate di caldo anomalo?

È pur vero che il cambiamento climatico non solo nel Mendrisiotto ma in tutto il Cantone, avanza a passi da gigante e le (pochissime) misure prese si so o dimostrate ampiamente insufficienti. Allora mi chiedo: che tipo di piante si potranno mettere a dimora qui nel Mendrisiotto?Sembra che l'ulivo ed il fico resistano molto bene e danno frutti in abbondanza e sani; stesso quadro per le piante di limone. Come piante ornamentali, secondo la mia esperienza, il fico d'india cresce in fretta e si è ben adattato alla nuova situazione climatica. Una pianta da non più mettere a dimora sembrerebbe l'abete rosso, perché soffre tremendamente ed in pochi anni perde gli aghi e poi muore.

È indispensabile che i servizi del Cantone, preposti a studiare questa nuova situazione, diano direttive su come agire al più presto e ci indichino il tipo di piante che possono resistere a questo cambiamento climatico che avanza a passi da gigante. Non ci resta che andare avanti e ricordare quello che dicevano i nostri nonni quando faceva troppo caldo: «Verrà il mese di gennaio».... che questo detto ci porti un po’ di frescura!

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE