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L'OSPITE

Un chiaro Sì al divieto di dissimulare il proprio viso!

Cristian Mangiacavalli, Giovani UDC
Cristian Mangiacavalli
Un chiaro Sì al divieto di dissimulare il proprio viso!
Cristian Mangiacavalli, Giovani UDC

Il prossimo 7 marzo i cittadini svizzeri saranno chiamati a esprimersi sull’iniziativa popolare per il divieto di dissimulare il proprio viso in luoghi pubblici. Una modifica di legge che porterebbe la Svizzera a vietare qualsiasi forma di copertura della faccia in pubblico, a eccezione, come ben spiegato dagli iniziativisti, dei luoghi di culto, delle usanze locali, o per ragioni mediche o sanitarie, come la situazione che stiamo vivendo adesso con il coronavirus.

Questa iniziativa mira a una maggiore libertà e a una maggiore sicurezza. Il motivo è semplice: sia donne che uomini, quando sono in piazza e in luoghi pubblici, si guardano in faccia quando si parlano. Non dissimulano il proprio viso. Chi è libero e ha a cuore il rispetto per l’uguaglianza di genere non nasconde la sua faccia.

Inoltre, grazie al divieto diremmo basta ai numerosi atti barbarici di vandalismo che portano pericolo e danni per milioni di franchi. A questo proposito vorrei ricordare che nel 2016 il Ticino è stato il primo cantone ad avere il divieto di copertura e velatura. E i risultati si vedono: le autorità ticinesi hanno espresso la loro grande soddisfazione per la messa in atto di questo progetto. Grazie a ciò che si è potuto osservare in questi anni si è arrivati alla conclusione che il divieto è attuabile senza problemi. Perfino i turisti provenienti dai paesi arabi lo accettano e hanno riguardo per questa legge.

Non vorrei mai come giovane ritrovarmi a dover vivere in un Ticino senza più i suoi valori di rispetto, uguaglianza e libertà. È vero, c’è un controprogetto, ma è solo un modo per sviare dal vero problema della perdita d'identità, e che non aiuterebbe la Svizzera a diventare una nazione sicura e attenta alla salvaguardia dei propri cittadini.

Già in altri Stati europei esiste una legge simile che vieta la dissimulazione del viso. Basti pensare a Francia, Belgio, Austria e Italia, dove le sanzioni possono comportare anche un arresto o una multa particolarmente salata.

Questi sono solo alcuni motivi che rendono l’iniziativa essenziale per la salvaguardia della nostra cultura e per la sicurezza dei cittadini svizzeri e del loro spazio pubblico.

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