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ITALIATra lacrime e gioie, i primi 20 anni di Laura Pausini

12.11.13 - 16:06
Presentata la sua nuova fatica, "20 - The Greatest Hits". Segui la conferenza stampa
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Tra lacrime e gioie, i primi 20 anni di Laura Pausini
Presentata la sua nuova fatica, "20 - The Greatest Hits". Segui la conferenza stampa

MILANO - In una affollatissima conferenza stampa, a temperatura altissima, di fronte a decine di giornalisti, Laura Pausini ha presentato oggi la sua nuova fatica discografica, "20 - The Greatest Hits, con la quale festeggia un importante compleanno: i venti anni dall'inizio di una favola carriera musicale che l'ha portata ad essere una delle poche star italiane davvero internazionale.

Un disco in cui la Pausini ripercorre le tappe più significative della carriera: un cd di brani ricantati, con l'aggiunta di tre inediti e duetti con star internazionali. In conferenza stampa, la star italiana ha raccontato aneddotti della sua carriera musicale, soffermandosi poi sugli episodi che hanno portato alle collaborazioni, nel suo nuovo album, con artisti internazionali.

 

15.35: Pausini dedica le sue prime parole a suo padre e sua madre: "Sono qui grazie a mio padre e mia madre. Sono cresciuta in una famiglia di forti valori. Grazie ai miei genitori ho capito che con la loro educazione, seppur rigida, ho potuto trasformarmi in una persona speciale. La nostra famiglia è davvero speciale. Il mio sogno da bambina era di diventare una cantante da piano bar, speravo che accadesse vicino al bar di casa".

 

15.40: "A 8 anni sono andata a Bologna con la mamma e mia sorella a sentire il mio babbo cantare, che mi ha chiesto cosa volessi come regalo di compleanno. Voleva regalarmi una bambola, gli ho chiesto il suo microfono. L'ho preso e ho iniziato a cantare Dolce Remi. Da lui tutti i sabati e le domenica ho iniziato a fare piano bar. Ho iniziato con le canzoni che piacevano a mio padre. Non le capivo molto. M sono avvicinata allora alla musica italiana, Baglioni, Vasco Rossi, e poi Eros Ramazzotti, Raf, Luca Carboni".

 

15.45: "A 16 anni ho capito che facendo piano bar devi accontentare il pubblico che hai di fronte, devi accontentare sia chi vuole Toto Cutugno che Paul Mc Cartney. È questo il mio motto". Mio padre mi ha spinto a fare il primo concorso. Ho cantato "New York New York" e sono arrivata ultima. "Vedi, ho detto a mio padre, quelli raccomandati arrivano ultimi. Gli ho detto che volevo tornare a cantare nei piano bar".

 

15.50: Si parla del disco: "Ci sono duetti che non potevo non mettere nel disco. Duetti che mi hanno cambiata. Quello con Michael Bublè è stato un vero insegnamento. Ho riunito questi duetti importanti e ho deciso di ricantare le canzoni più vecchie. Ho voluto spiegare cosa ho fatto in questi 20 anni, ho imparato tante cose incontrando tanti artisti nel mondo".

 

15.53: "Per riarrangiare la solitudine ho chiamato Ennio Morricone. Pensavo dicesse di no. Al telefono mi fa, 'mi chiami domani sul prestino'. E io 'verso le 9?' e lui 'ma no verso le 6". Sono stata a casa sua, gli ho spiegato del progetto. E lui mi ha detto 'ma è quella canzone dove c'è Marco?". Mi ha detto che lo avrebbe fatto volentieri. E così è stato. Si è creata una bella amicizia tra noi in quei giorni. Un artista immensamente grande e umile che è arrivato perfino a chiedermi il disco. Nemmeno ci credeva che ci fosse il suo riarrangiamento di "La Solitudine".

 

15.55: La Pausini parla dei tour: "In tutte le nazioni in cui vado, soprattutto in quelle di lingua spagnola, vengo presentata come una cantante locale, non come una straniera. Entro nelle classifiche tra i loro cantanti. Mi fanno sentire come a casa loro. Questo per me è una soddisfazione enorme".

 

16.00: La star italiana racconta delle sue collaborazioni nel disco: "Nel 1994 quando sono andata in Sudamerica tutti cantavano "Non c'è". La presentavano anche in versioni diverse. Ho deciso quindi di rifare questa canzone omaggiando le versioni che proponevano i sudamericani. Ho chiamato Marc Anthony, e l'ho riproposta in versione salsa. Tutti gli artisti che ho chiamato hanno accettato di cantare con me. Solo Celine Dion mi ha detto no, perché sarebbe uscita con un disco negli stessi giorni in cui esce il mio. È stato l'unico No che ho ricevuto.

 

16.04: "Con Lara Fabian, immensa cantante francese, volevo cantare "La solitudine" in francese, ma alla fine abbiamo scelto "Io Canto" di Riccardo Cociante. La cantiamo anche in francese. Mi piace imparare le lingue. Mi piace conoscere le culture più diverse, per me è importante. Ho intenzione di insegnare a mia figlia i modi di esprimere di diverse culture".

 

16.06: "Era da tempo che volevo fare un duetto con Kylie Minogue. È cosi' diversa da me, che mi affascinava. Mi piacciono le cose che sono all'opposto di me. Le avevo mandate due canzoni vecchie e un inedito. Invece lei ha scelto la canzone nuova "Limpido". È venuta a Roma e ho scoperto una persona diversa da come me la immaginavo. La credevo diva, invece è una persona molto semplice. Secondo me ha scelto la canzone per il significato del testo".

 

16.09: "In "Limpido" ho voluto esprimere il bisogno di essere come si è. Non dobbiamo vergognarci di ciò che si è. Ognuno di noi deve avere il diritto di essere quello che è e deve farlo in maniera limpida. Mi è tornata alla mente la morte di quel ragazzo a Roma per omofobia. Queste cose non devono più succedere. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che siamo, e dobbiamo farlo limpidamente".

 

16.14: Laura parla dei suoi genitori, per i quali ha una vera e propria venerazione: "Vederli innamorati insieme è uno spettacolo per gli occhi. Mio padre mi racconta di quando cantava, di quando faceva i suoi spettacoli, e mia madre stava a casa ad aspettarlo. Prima di me, mia mamma ha perso tre volte il bambino. Poi sono arrivata io. Quella volta gli si era presentata un'occasione importantissima: lavorare in un concerto con i Pooh. Ma mia madre era in attesa di me e lui ha preferito stare accanto a mia madre". Poi si rivolge al papà presente in sala: "I love you".

 

16.20: Laura Pausini sulla figlia: " Sono riuscita a registrare la prima volta in cui mia figlia ha pronunciato per la prima volta "mamma". So cosa vuol dire non poter avere un figlio. Conosco la sofferenza che c'è dietro. Ho desiderato per tanti anni di avere un figlio. Un giorno mia madre mi ha chiesto se volevo fare un test. Nemmeno ci credevo più di tanto. Il test è risultato positivo. La gravidanza ti rende più sicura di te stessa.

 

16.25: "Vi dico grazie. Sono una persona felice. Sono davvero felice che la mia musica mi abbia a volte aiutato a sfogarmi e ad anticipare alcuni momenti della mia vita".

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