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INQUINAMENTODopo l'11 settembre, amianto nelle case dei newyorkesi

22.06.07 - 09:21
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Dopo l'11 settembre, amianto nelle case dei newyorkesi

NEW YORK - Amianto nelle case dei newyorkesi a quasi sei anni dal crollo delle Torri Gemelle. E accuse di scarsa trasparenza, nel tracciare il quadro della situazione 'post-11 settembre' sulla presenza di polveri inquinanti negli appartamenti, piovono sulle autorità della Grande Mela da un report reso noto due giorni fa dal Governo Usa. Secondo il documento preliminare, l'agenzia di protezione ambientale non ha accuratamente riportato i risultati del programma di 'pulizia' effettuato fra il 2002 e il 2003.

Oltre 4 mila appartamenti nella zona di Lower Manhattan, dove si è verificato l'attacco terroristico al World Trade Center, sono stati decontaminati grazie a quel programma e l'agenzia ha riportato che solo una piccola quantità di campioni di aria prelevati in quelle case aveva mostrato la presenza livelli pericolosi di amianto. Ma le autorità non hanno spiegato che l'80% delle rilevazioni era stata eseguita dopo la ripulitura degli appartamenti. Questo, secondo il report, ha fatto sì che i cittadini avessero informazioni sbagliate sul reale rischio di contaminazione tossica. E, come risultato, solo 295 residenti della parte bassa dell'isola hanno richiesto un nuovo intervento delle imprese di pulizia specializzate, prima della fine del programma a marzo scorso. Un numero assai limitato a confronto con quello di appartamenti e condomini che avrebbero dovuto partecipare, circa 20mila.

"I cittadini - ha detto la senatrice Hillary Clinton, da sempre critica nei confronti degli interventi per la salute messi in atto dall'amministrazione Bush dopo la tragedia del 2001 - si sono sentiti tranquilli e non hanno ritenuto necessario procedere con una seconda pulizia delle loro case. Il quadro della situazione che emerge da questo documento è assai diverso da quello che la Casa Bianca vorrebbe farci credere". La Clinton ha infine annunciato che il Senato ha in programma di stanziare 55 milioni di dollari nel budget 2008 per proporre lo screening e il trattamento delle persone esposte alle polveri del crollo delle Torri Gemelle. Toccherà poi al dipartimento dei servizi per la salute programmare un giusto piano di intervento. Per il momento, sono attese nei prossimi giorni numerose testimonianze allo scopo di chiarire il modo in cui è stata gestita la situazione.

 

Adnkronos Salute

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