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ZURIGO

Incidente mortale sull'A3: «Gli autisti volevano fermarsi, Flixbus ha detto di no»

È in corso il processo nei confronti dell'autista del bus finito contro un muro nei pressi di Zurigo e che causò due morti. Rischia due anni
20 min
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Incidente mortale sull'A3: «Gli autisti volevano fermarsi, Flixbus ha detto di no»
È in corso il processo nei confronti dell'autista del bus finito contro un muro nei pressi di Zurigo e che causò due morti. Rischia due anni
ZURIGO - Al momento dell’arrivo dei soccorsi, molte persone erano ancora incastrate fra le lamiere. È stato di due morti (una donna e il secondo conducente) e di decine di feriti il bilancio finale dell’incidente occorso nel dicembre 2018 a un b...

ZURIGO - Al momento dell’arrivo dei soccorsi, molte persone erano ancora incastrate fra le lamiere. È stato di due morti (una donna e il secondo conducente) e di decine di feriti il bilancio finale dell’incidente occorso nel dicembre 2018 a un bus appartenente a una filiale di Flixbus.

Il processo - Dopo oltre cinque anni, si è svolto il processo al tribunale di Zurigo nei confronti dell’autista. Secondo l’accusa, che chiede una pena di due anni di detenzione (sospesi) - l’imputato è un conducente molto esperto che conosceva bene il percorso. «Doveva essere consapevole che stava viaggiando a 68 chilometri orari, una velocità eccessiva per le condizioni della carreggiata, del meteo e della visibilità».

La telefonata - Però durante l’udienza, è emerso come, 45 minuti prima dell’incidente, il secondo autista avesse chiamato Flixbus chiedendo di poter interrompere il viaggio a causa delle cattive condizioni meteorologiche. La risposta della società sarebbe stata negativa.

«Era sotto pressione» - «Essendo partito in ritardo - continua il procuratore - l’uomo era sotto pressione. In ogni caso, è l’autista il responsabile del viaggio: lui decide se fermarsi e a quale velocità proseguire». Da qui la conclusione che è necessario ritenerlo colpevole: «Con un comportamento diverso, avrebbe potuto evitare la morte delle due persone. Semplicemente guidando più piano».

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L'incidente - Il mezzo, partito dall'Italia e diretto a Düsseldorf, si era schiantato quasi frontalmente contro un muro di cemento. Una passeggera di 37 anni era stata sbalzata fuori dall’autobus ed è finita nella Sihl, morendo poi annegata. Il secondo autista, 61enne, era stato scaraventato contro il parabrezza, rimanendo gravemente ferito: perderà la vita due settimane dopo in ospedale. Stando ai racconti dei testimoni, quel giorno le strade erano ghiacciate, nevicava e la visibilità era pessima.

La difesa - Secondo l’avvocato difensore, il suo assistito va punito per semplice violazione delle norme stradali con una multa. Dovrebbe, invece, essere assolto dall’accusa di omicidio colposo, lesioni personali colpose e gravi violazioni del codice della strada. Il 63enne, di nazionalità italiana, non era presente al processo, esonerato per problemi psicologici. La sentenza è prevista per oggi alle 17.

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