In panne con la bici? Ora ti dà una mano il Tcs
Entro l'estate il servizio di soccorso stradale potrebbe essere esteso alle due ruote
LUGANO - Estate: tempo di vacanze, di escursioni, scampagnate. Di gite in bicicletta: e quest'anno c'è una novità. Doveste rimanere in panne, non lasciatevi prendere dal panico: vi verrà in aiuto il Touring club. Letteralmente: il Tcs svizzero sta infatti pensando di estendere il servizio di pronto soccorso stradale già previsto per le auto, allargandolo anche a mezzi che, fino a qualche anno fa semplicemente a pedali, avanzano sempre più in direzione di una motorizzazione.
Sempre più e-bike - Quasi 70mila le e bike acquistate solo nel 2015: un numero che segna un +1,4% rispetto al 2014, quando il balzo era stato addirittura del 16,7%. Poco più di 112mila invece le mountain bike senza motore, per un calo di circa 4¦800 pezzi, mentre gli analoghi modelli elettrici segnano un incremento del 43,7% (+ 5990, per un totale di 19687). Un successo che non poteva lasciare indifferente il Tcs: anche se poi giura che la decisione di provare a proporre un «soccorso stradale completo» non è legata a numeri o particolari tipologie. «L'idea è di offrire un'assistenza che abbracci tutte le bici: normale, da corsa, elettrica – spiega il portavoce per la Svizzera italiana Renato Gazzola - Stiamo ancora valutando che cosa esattamente e come».
Mai più soli - Se le prestazioni restano incerte, più chiari sembrano invece i tempi: «Già entro l'estate, se andrà come deve». Attualmente il Tcs offre Velo Assistance per la copertura di incidenti, rimborsando ai soci le spese sostenute: dall'assistenza alla persona alla protezione giuridica o la riparazione del mezzo, in caso di polizza casco. «Ma sul luogo del sinistro, il ciclista è da solo». Presto non più: a risolvere i problemi potrebbe arrivare una pattuglia.





