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STATI UNITIMusica: streaming batte download digitali

23.03.16 - 13:21
Negli Usa lo streaming online è diventato la maggiore fonte di guadagno per l'industria musicale
Musica: streaming batte download digitali
Negli Usa lo streaming online è diventato la maggiore fonte di guadagno per l'industria musicale

NEW YORK - Negli Usa lo streaming online è diventata la maggiore fonte di guadagno per l'industria musicale sorpassando i proventi dei download digitali. Lo rende noto la Recording Industry Association of America (Riaa), secondo cui i proventi da servizi come Spotify, Apple Music e Pandora sono nel 2015 cresciuti del 29%, per un totale di 2,41 miliardi di dollari pari a una quota del 34,3% del mercato nazionale. Un risultato, che per la prima volta supera la soglia dei 2 miliardi di dollari, che mette fine a un decennio di supremazia dei download digitali come maggiore fonte di proventi per l'industria musicale Usa, calati nel 2015 del 10% a 2,3 miliardi di dollari.

Anche le vendite di dischi hanno subito una flessione generale del 10% nel 2015, nonostante la forte crescita del vinile (+32%, pari a 416 milioni di dollari) che però non è riuscita a compensare la flessione del 17% nelle vendite di Cd e Dvd musicali. "L'industria musicale è oggi un business digitale che trae il 70% dei suoi proventi da una vasta schiera di piattaforme e formati - ha detto al Financial Times Cary Sherman, presidente e CEO della Riaa -. La quota dei ricavi da questi format digitali sorpassa quella di ogni altro comparto dell'industria dell'intrattenimento".

Il numero degli utenti paganti dei servizi di streaming online musicali è aumentato del 40% l'anno scorso, riporta la Riaa, arrivando negli Usa a quota 10,8 milioni e generando per la prima volta ricavi oltre un miliardo di dollari. A livello mondiale nel 2015 Spotify ha raggiunto i 28 milioni di utenti a pagamento e attualmente si sta avvicinando alla soglia dei 30 milioni. Apple Music, sempre l'anno scorso, ha passato la soglia dei 10 milioni di abbonati sei mesi dopo il suo lancio, in giugno.

"Il consumo di musica sta andando alle stelle, ma i proventi per gli artisti non stanno tenendo il passo", ha rilevato Sherman, aggiungendo: "sono necessarie riforme per livellare il sistema ed assicurare che l'intera comunità musicale possa trarre pieni e giusti proventi dal proprio lavoro".

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