Per il centenario del gruppo «Unia si aspetta qualcosa di più di un semplice ringraziamento»
BERNA - Migros sta andando molto bene dal punto di vista finanziario e può quindi permettersi di rinunciare ai licenziamenti e di investire maggiormente sul personale, oggi sotto pressione: è la reazione di Unia ai dati sul fatturato della cooperativa diffusi in mattinata.
Il gruppo Migros ha annunciato vendite record, ma dietro ai buoni risultati finanziari si nasconde una realtà preoccupante per i dipendenti, afferma il sindacato in un comunicato odierno. L'anno scorso è iniziata la più grande ristrutturazione della storia aziendale, con la perdita di migliaia di posti di lavoro: si prevede che seguiranno altre ondate di licenziamenti. Anche le condizioni di lavoro nei negozi si stanno deteriorando in modo preoccupante: vi è pressione, in particolare sul personale più anziano, crescente densità di lavoro e i dipendenti sono confrontati con obiettivi insostenibili, sostiene l'organizzazione.
Migros quest'anno festeggia il suo 100esimo anniversario e ha costruito la sua reputazione su un modello di adesione ai principi di cooperazione, solidarietà e responsabilità sociale, ricorda Unia. «Questi principi sono però stati messi da parte a favore di un'espansione rapida e disordinata del gruppo: ora sono i dipendenti licenziati o messi sotto pressione a pagare per questi errori strategici», argomenta Leena Schmitter, co-responsabile del comparto commercio al dettaglio presso il sindacato, citata nella nota.
In occasione del centenario del gruppo, Migros cambia il suo nome in MERCI (grazie) per ringraziare i suoi clienti e il suo personale. «Unia si aspetta qualcosa di più di un semplice ringraziamento: invece di queste azioni di marketing, vogliamo vedere miglioramenti concreti per il personale: salari più alti, meno pressione sul personale, rispetto per la sua salute e, soprattutto, niente più licenziamenti», conclude Anne Rubin, un'altra dirigente di Unia, a sua volta citata nel documento per la stampa.