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CREDIT SUISSECredit Suisse, il titolo torna sotto i 2 franchi

17.03.23 - 13:27
L'azione in questo momento perde l'8,5% e raggiunge quota 1,84 franchi
keystone-sda.ch / STF (MICHAEL BUHOLZER)
Fonte ats
Credit Suisse, il titolo torna sotto i 2 franchi
L'azione in questo momento perde l'8,5% e raggiunge quota 1,84 franchi

ZURIGO - Raddoppia il calo in borsa del titolo Credit Suisse. L'azione perde l'8,5% a 1,84 franchi dopo che, secondo l'agenzia di stampa statunitense Bloomberg, gli investitori hanno potuto leggere il prospetto del salvataggio da 50 miliardi di franchi annunciato dalla Banca nazionale svizzera.

L'esperto: «Non vediamo rischi sistemici»
Con il fallimento di Silicon Valley Bank e con la vicenda Credit Suisse "attraversiamo un periodo di turbolenza ma non vediamo rischi sistemici". Ad affermarlo è il capo economista dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), Alvaro Pereira rispondendo ai giornalisti nel corso della presentazione dell'Outlook dell'organizzazione internazionale in merito alla situazione della banca californiana e di quella svizzera.

«Per ora - spiega - consideriamo che il rischio è limitato» per quanto riguarda un impatto di queste crisi sulla situazione macroeconomica. «La situazione è diversa rispetto a quella del 2008. La regolamentazione è più forte, i regolatori e le banche centrali hanno imparato dalle crisi precedenti. Il livello dei (crediti deteriorati) Npl nelle banche è molto limitato, non vediamo un rischio importante», osserva Pereira.

Sulla stessa linea anche il segretario generale dell'Ocse, Mathias Cormann. Certo, osserva, "il fallimento della Svb è il più importante fallimento di una banca statunitense dalla crisi finanziaria del 2007-2008, ma il quadro regolamentare è molto migliorato negli ultimi anni. Certo i mercati sono agitati ma consideriamo che il rischio sia limitato".

Il caso Svb «è molto singolare»: «La banca era focalizzata su un'industria particolare e il suo bacino geografico era limitato». Per Cormann «non bisogna gonfiare l'impatto" della situazione sui mercati finanziari e bancari e "prendere un po' di distacco". Il sistema bancario "è ben capitalizzato», aggiunge.

Per quanto riguarda nello specifico il Credit Suisse, Cormann sottolinea che «le autorità svizzere hanno reagito rapidamente per limitare il rischio di contagio».

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COMMENTI
 

UtenteTio 1 anno fa su tio
A me fanno ridere questi articoli, azione a 1.57 c'è chi è accorso a comperarne a palate, ma non mi sembra di aver sentito dagli esperti questa cosa! CS ha già usato 35mio dei 50 a disposizione e c'è un perché non li ha usati tutti, questa situazione andrà avanti per un po', se davvero CS era in crisi avrebbe iniziato a licenziare dipendenti con il disappunto della ASIB (ma forse stanno ancora cercando di far finta di non sapere dei licenziamenti BSI), invece a fine mese i CEO e furbetti dei magheggi con stipendi faraonici, vanno avanti a percepire lo stipendio come se nulla fosse successo. Se rinasco vado a lavorare in banca..... tanto più ne combini più ne esci ricco
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