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SVIZZERALa politica monetaria della BNS ci avvicina al resto del mondo

15.12.22 - 18:26
Si combatte l'inflazione con l'aumento dei tassi di interesse: da Berna a Bruxelles, da New York a Londra
Afp
La politica monetaria della BNS ci avvicina al resto del mondo
Si combatte l'inflazione con l'aumento dei tassi di interesse: da Berna a Bruxelles, da New York a Londra

ZURIGO - In un quadro internazionale di divisioni e contrapposizioni, sembra essere la politica monetaria a mettere d’accordo tutti: nuova stretta e guerra all’inflazione. Per prima è arrivata la Fed che, mercoledì, aveva incrementato nuovamente il costo del denaro (+0.5%) portandolo al 4,25-4,5%, decisione tradottasi poi con la successiva chiusura in calo di Wall Street.

La Bce e la Banca d'Inghilterra - Stessa strada - al rialzo - quella della Bce (tasso sui depositi al 2%, quello sui rifinanziamenti al 2,5% e quello sui prestiti marginali al 2,75%). Ma quella europea sarà una stretta ancora lunga, ha detto la presidente Christine Lagarde. Infine da Londra, sull'orlo di un'economia in recessione, l’eco è lo stesso: la Banca d'Inghilterra ha alzato i tassi di mezzo punto percentuale al 3,5%.

BNS conferma le ultime tendenze - A toccarci ancor più da vicino è stato però l'annuncio di questa mattina della Banca nazionale svizzera (BNS) di un ulteriore ritocco all'insù: da 0,5% al 1%. Il cambio di rotta per l’istituto guidato da Thomas Jordan è però datato 16 giugno, quando BNS aveva operato una prima stretta di 0,5 punti (da -0,75% a -0,25%). Un secondo - storico - rialzo era arrivato invee il 22 settembre ed è stato quello che ha segnato la fine dell'epoca degli interessi negativi, con il passaggio del tasso guida dal -0,25% al +0,50%. Il resto è storia. 

Le reazioni degli istituti di credito - La decisione di BNS ha subito provocato le reazioni degli istituti di credito che, nella quasi totalità, hanno deciso di aumentare la remunerazione del denaro depositato dai clienti. Lo ha fatto la banca WIR: dallo 0,15 allo 0,35% sul conto risparmio. Anche la Banca cantonale di Zurigo propone ora lo 0,50% sugli averi sino a 25'000 franchi e lo 0,25% su un ammontare fino a 250'000. Mentre la Banca cantonale di Zugo offre invece lo 0,65% (fino a 100'000 Chf). Solo PostFinance che ha deciso di non ritoccare la remunerazione del denaro depositato. 

Il risparmio delle famiglie - Viste le reazioni delle banche svizzere, possiamo parlare di risparmio delle famiglie quindi nuovamente interessante? «È mia opinione che risparmiare abbia sempre il suo senso - spiegava a 20 minuti Edoardo Beretta, professore titolare della Facoltà di scienze economiche dell'USI - bisogna vedere però se le banche restituiranno questo aumento ai risparmiatori oppure se non proveranno comunque a rosicchiare qua e là con la giustificazione ricorrente dei “costi bancari”».

Le conseguenze sulla vita quotidiana, anche per le imprese - Ci si chiede quali possano però essere le conseguenza di questa guerra all’inflazione. Se infatti da un lato ci si aspetta ottimismo, data la misura di contenimento dell’incremento dei prezzi, dall’altra non si deve dimenticare che «le famiglie svizzere hanno già un livello d'indebitamento molto alto - aveva concluso il professore - questa novità potrebbe essere un problema per chi ha un'ipoteca a tasso variabile, così come per le aziende e le loro linee di credito. Insomma, questo strumento per affrontare l'inflazione potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio».

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COMMENTI
 

vulpus 1 anno fa su tio
Materia molto grigia: che differenza c'è se tutti alzano il tasso di interesse o se tutti lo lasciano come ora?

Gus 1 anno fa su tio
BNS: apprendisti stregoni,
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