Per sfrattare le famiglie segano la porta e fanno un buco nel muro

L'intervento, avvenuto nella periferia bolognese, questo giovedì è diventato virale sui social network. Nei due nuclei familiari anche cinque bambini, una dei quali disabile.
BOLOGNA - Ore 7 di mattina, periferia di Bologna non lontano dalla Fiera, i carabinieri e la polizia si presentano in forze in uno stabile per lo sfratto di due famiglie. Citofonano, discutono animatamente, dopodiché entrano in azione.
In un caso tagliano letteralmente a metà la porta per entrare, nell'altro procedono a sfondare un muro con lo stesso obiettivo. Ad aspettare gli occupanti increduli, fra i quali anche dei bambini, un'unità in tuta antisommossa. Parte anche qualche manganellata e qualcuno viene ferito. L'intervento, filmato con lo smartphone, diventa un caso sui social network dopo essere stato condiviso dagli attivisti di Plat - Piattaforma di intervento sociale.
Le due famiglie, una composta da una madre con tre figli (dei quali una disabile) e da una coppia con due figli, non sono irregolari o pericolose e pagavano regolarmente l'affitto. A scadenza contrattuale, però, i padroni di casa hanno deciso per lo sfratto.
Il motivo, riportano diversi media italiani, è la volontà della proprietà di trasformare quegli appartamenti in strutture per affitti brevi ed AirBnB. Una scelta strategica, anche considerando la vicinanza con il polo fieristico.
Stando al Corriere di Bologna, sia Plat sia la giunta comunale avevano offerto alle famiglie delle sistemazioni temporanee in albergo che però sono state rifiutate perché troppo lontane dalla scuola dei bambini e/o dal luogo di lavoro. Nei mesi precedenti entrambi i nuclei familiari avevano tentato di trovare un'altra abitazione senza però riuscirci.
Da anni Bologna è una delle città italiane a risentire maggiormente della crisi abitativa, fra studenti stagionali e turisti, per le famiglie risulta particolarmente difficile trovare case a prezzi accettabili.




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