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STRISCIA DI GAZA

Il governo israeliano annulla le sanzioni. L'avvertimento: «Disarmo o l'inferno»

Dopo la consegna dei corpi di altri 4 ostaggi non ci saranno (per ora) limitazioni agli aiuti e non sarà chiuso il valico di Rafah
Imago
Fonte ats
Il governo israeliano annulla le sanzioni. L'avvertimento: «Disarmo o l'inferno»
Dopo la consegna dei corpi di altri 4 ostaggi non ci saranno (per ora) limitazioni agli aiuti e non sarà chiuso il valico di Rafah

GAZA - Il governo israeliano ha deciso di annullare le sanzioni previste per oggi, che avrebbero dovuto includere la limitazione degli aiuti umanitari e la chiusura del valico di frontiera di Rafah tra Gaza ed Egitto. Lo riferisce l'emittente pubblica Kan.

Le misure erano state adottate dopo che Hamas aveva inizialmente consegnato solo i resti di quattro dei 28 ostaggi uccisi.

La revoca delle sanzioni è stata presa dopo che Hamas ha restituito ieri sera i corpi di altri quattro ostaggi e ha annunciato che oggi restituirà altre quattro salme.

Primi corpi identificati - Intanto sono stati identificati i primi due corpi dei quattro ostaggi che ieri sera sono stati consegnati da Hamas. Si tratta di Uriel Baruch, di 35 anni, rapito al festival musicale Supernova, e di Tamir Nimrodi, di 19 anni, un soldato preso in ostaggio dalla sua base vicino al valico di Erez. In entrambi i casi sono state le famiglie a confermare il riconoscimento delle salme.

«Se Hamas non si disarma, si scatenerà l'inferno» - «Se Hamas non accetterà di disarmarsi, si scatenerà l'inferno», ha dichiarato nel frattempo il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un'intervista alla Cbs News. «Abbiamo concordato di dare una possibilità alla pace. Portiamo a termine la prima parte e ora diamo la possibilità di fare la seconda» ha poi aggiunto.

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